(segue) Ancora alla Commissione dell'Autarchia
(25-26 ottobre 1938)
[Inizio scritto]



      Un'ampia trattazione si svolge sui problemi del carburante.

      Il Duce, a conclusione, riafferma che il programma dell'alcool carburante resta immutato. Apre, quindi, la discussione sullo sfruttamento ed impiego dei gas naturali, di cui l'Italia ha notevolissime risorse.
      Le cifre e i dati dimostrano i progressi ottenuti in questo campo; così che il Duce, riassumendo la discussione su questo punto, osserva che effettivamente si sono avute realizzazioni concrete e che ora si tratta di proseguire fermamente per la via intrapresa.
      Nella seduta del 26, prima di riprendere la discussione, il Duce, riferendosi a quanto è già stato pubblicato sui giornali circa la comunicazione fattagli dall'ing. Pepe sull'utilizzazione della bauxite del Gargano, invita il Ministro delle Finanze Thaon di Revel a comunicare alla Commissione dell'Autarchia le notizie desunte da un suo recente sopraluogo.
      Il Ministro riferisce e rileva che dovrà essere adeguatamente potenziata l'attrezzatura del porto di Manfredonia.
      Il Duce comunica di avere già dato disposizioni al Ministro dei Lavori Pubblici per l'opportuna attrezzatura di quel porto.
      Ripreso l'esame del piano di autarchia dei carburanti, ascoltato il relatore, il Duce dichiara che occorre utilizzare le nostre ligniti, di cui abbiamo un'apprezzabile quantità. Il sistema della distillazione a bassa temperatura di cui ha parlato l'ing. Jacobini è quello che dovrebbe assicurare la migliore soluzione economica del problema e che dovrebbe garantire il miglior rendimento.
      A proposito, quindi, dell'idrogenazione delle ligniti rileva e riassume i vari criteri secondo i quali il problema può essere esaminato. Accenna alla relatività dei prezzi internazionali e sottolinea i motivi specifici particolari di una autarchia che, nel settore dei combustibili liquidi militano a favore della difesa nazionale.

(segue...)