(segue) Dopo le grandi manovre
(25 agosto 1934)
[Inizio scritto]

      Fra poco avrete alle armi le leve dei giovani che sono nati ed hanno vissuto in questo ardente clima che è il clima del Regime fascista.
      La manovra. — Non è qui il caso di scendere a specificazioni. Verranno a suo tempo. Soprattutto è necessario l'esame che si dovrà fare di quella che è stata l'esercitazione del battaglione con fuoco vero.
      Ma quello che si può dire fin da questo momento è che voi tutti e tutti i vostri uomini avete marciato ed operato in maniera più che soddisfacente, superba.
      Sua Maestà il Re mi incarica di rivolgervi il Suo alto compiacimento e tutti gli ufficiali, addetti militari e membri delle speciali Missioni venute da dieci Paesi di Europa per assistere alle esercitazioni, hanno elogiato, con espressioni che dobbiamo ritenere sincere, l'alto morale, la dura resistenza, il comportamento delle truppe impegnate.
      I servizi. — Hanno funzionato molto bene, a cominciare da quello idrico, e qui di particolare aiuto è stata la Milizia forestale, che conosceva ogni piccolo fonte.
      Non meno ottimamente ha funzionato quello stradale, e qui hanno operato egregiamente i reparti della Milizia stradale ed i Reali Carabinieri. Soprattutto in una guerra che si voglia di movimento e quindi motorizzata, le strade devono essere libere al traffico. Il veicolo che attende deve andare fuori della strada. Ciò dev'essere ordinato nella forma più esplicita.
      Come sempre, l'Aviazione si è prodigata. Duemila ore di volo in questi giorni. Voi tutti siete stati testimoni dell'audacia, dello sprezzo del pericolo di cui hanno dato prova i piloti tutti ed in particolare i piloti dei reparti d'assalto. Uno d'essi, stamane, urtando il cavo di uno di quei «drachen» che bisogna ormai considerare sorpassati nella tecnica della guerra moderna, ha lasciato la vita nell'adempimento del suo dovere. Rivolgiamo un pensiero commosso al capitano d'Amico che ha consacrato col suo sangue la collaborazione che deve regnare quotidiana e cameratesca fra tutti i componenti delle forze armate tese all'obiettivo comune.

(segue...)