(segue) Discorso del 3 gennaio
(3 gennaio 1925)
[Inizio scritto]

      Nessuno mi ha mai negato fino ad oggi queste tre qualità: una discreta intelligenza, molto coraggio ed un sovrano disprezzo del vile denaro.
      Se io avessi fondato una Ceka l'avrei fondata secondo i criteri che ho sempre posti a presidio di quella violenza che non può essere espulsa dalla storia. Ho sempre detto, e qui lo ricordano quelli che mi hanno seguito in questi cinque anni di dura battaglia, che la violenza per essere risolutiva deve essere chirurgica, intelligente e cavalleresca. Ora le gesta di questa sedicente Ceka sono state sempre inintelligenti, incomposte e stupide.
      Ma potete proprio pensare che io potessi ordinare nel giorno successivo a quello del Santo Natale, giorno nel quale tutti gli spiriti sono portati alle immagini pietose e buone, potete pensare che io potessi ordinare un'aggressione alle dieci del mattino in via Francesco Crispi, a Roma, dopo il discorso più pacificatore che io abbia pronunciato durante il mio governo?
      Risparmiatemi signori, di pensarmi così cretino. Ed io avrei ordito con la stessa inintelligenza le aggressioni minori di Misuri e di Forni? Voi ricordate certamente il mio discorso del 7 giugno. Vi è forse facile ritornare a quella settimana di accese passioni politiche quando in quest'aula minoranza e maggioranza si scontravano quotidianamente, tanto che qualcuno disperava di riuscire a ristabilire i termini necessari di quella convivenza politica e civile che è più che necessaria fra le parti opposte della Camera. Era un incrociarsi di discorsi violenti da una parte e dall'altra. Finalmente il 6 giugno l'on. Delcroix squarcia, con il suo discorso lirico e pieno di vita e forte di passione, l'atmosfera carica, temporalesca.
      All'indomani io pronunciai un discorso che rischiarò totalmente l'atmosfera. Io dico alle opposizioni: riconosco il vostro diritto ideale, il vostro diritto contingente. Voi potete sorpassare il Fascismo come esperienza storica; voi potete mettere sul terreno della critica immediata tutti i provvedimenti del Governo fascista.

(segue...)