Vincolo di sangue
(20 gennaio 1922)


      Il desiderio di pacificazione è vano: continua la serie dei martiri fascisti vittime della rabbia sovversiva. Ora è la volta del pratese Federico Florio. Questo articolo apparve sul «Popolo d'Italia a del 20 gennaio 1922:

      Oggi a Prato per le estreme solenni onoranze a Federico Florio converranno i fascisti di tutta la Toscana i cittadini di tutta Prato — quelli almeno e devono essere la maggioranza che nutrono sensi d'italianità — e spiritualmente i fascisti di tutta Italia.
      Il nostro Caduto vero martire della fede fascista è degno dell'universale rimpianto. Egli apparteneva alla schiera degli eletti. Tutta la sua giovinezza era stata meravigliosa di ardimento e di spirito di sacrificio. Non ci fu in questi ultimi tempi battaglia in cui fossero in gioco l'onore e l'interesse d'Italia senza che Federico Florio non si trovasse al suo posto di responsabilità di coraggio di gloria. Dopo la grande guerra dopo l'impresa di Fiume anch'egli era venuto al Fascismo come lo sbocco naturale e fatale di tutta la rinascita nazionale iniziatasi nel maggio del 1915.
      Comandante delle squadre pratesi egli era l'oggetto dell'odio bestiale e criminale di tutta la canaglia sovversiva. Lo hanno ucciso. L'assassino è un disertore. Basta questa constatazione per giudicare e condannare una politica di Governo che crede di poter rimanere al disopra della mischia nella quale da una parte stanno i disertori e dall'altra coloro che hanno difeso a prezzo di sangue la esistenza della Nazione.
      Non v'è dubbio che assistiamo ad una recrudescenza della delinquenza social-comunista. Queste prime settimane del 1922 sono rosse di sangue fascista. Tutte le circolari Bonomi tutte le misure di polizia hanno condotto al disarmo dei difensori della Nazione ed all'armamento dei nemici della Nazione. Se le cose non mutano se la situazione non cambia si appalesa come necessario e fatale che il Fascismo ritorni ad applicare i suoi metodi di attacco e di rappresaglia. Ma intendiamoci. Se il Fascismo sarà forzato a ciò se il Fascismo per salvare la Nazione e la vita dei suoi gregari dovrà riprendere le armi lo farà stavolta su scala vastissima. Non più lo stillicidio della bastonatura individuale che è antifascista ma un'azione di stile generale che dovrà essere in qualche modo risolutiva. Azione intelligente. Bisognerà col pire i punti essenziali del nemico. Bisognerà distruggere i centri vitali del nemico. Bisognerà annientare i focolai dell'infezione dell'antifascismo.

(segue...)