Dimissioni!
(15 aprile 1915)


      Ci sono due funzionari a Milano che devono andarsene. Se non sentono l'elementare pudore di «dimettersi» devono essere dimissionati. Questi signori sono il prefetto senatore Panizzardi e il questore comm. Cosentino. La impressionante dimostrazione di ieri li ha esautorati squalificati «demoliti». Diciamo «demoliti». Coloro che tengono al principio di autorità lo devono sentire più di noi. A Milano dopo lo sciopero generale di ieri non c'è più posto per i due massimi rappresentanti dell'autorità politica.
      L'inchiesta ordinata dal ministro non può calmare i sentimenti popolari. Perché la calma assoluta ritorni negli spiriti esacerbati è necessario che Panizzardi e Cosentino facciano le valige. Prima di tutto è «inaudito» che il prefetto Panizzardi abbia grande e quotidiana dimestichezza col console austriaco residente a Milano. Anche gli uscieri del palazzo di via Monforte hanno notato l'andirivieni del console d'Austria. Un prefetto austriacante a Milano è una provocazione.
      Ma a parte questa faccenda pochissimo rassicurante resta l'episodio odierno. La protesta del popolo di Milano è stata così solenne così grandiosa così unanime che la condanna dei sistemi di repressione poliziesca instaurati dal binomio Panizzardi-Cosentino non potrebbe essere più decisiva. Coloro che hanno assistito al funerale di Innocente Marcora hanno avuto l'impressione che tutta tutta Milano si fosse data convegno attorno alla bara del povero assassinato.
      C'era una folla enorme incalcolabile. Folla varia mista. Donne uomini bambini. Di tutti i ceti di tutte le classi. Il cuore generoso di Milano ha avuto ieri una delle sue grandi indimenticabili vibrazioni. Non raccogliere il monito che è salito dalla moltitudine sarebbe pazzesco e delittuoso. Tanto più che il contegno della folla è stato dignitoso e raccolto. La cronaca non registra incidenti degni di nota. Il comune aveva dunque diritto di fare pieno assegnamento sul senso di responsabilità dei cittadini. Se l'autorità avesse tolto dalla circolazione tutta la forza pubblica la dimostrazione si sarebbe svolta in una calma perfetta.

(segue...)