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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 212 —
   dal signor de La Fere, perchè dev'essere furioso, — disse d'Artagnan.
   Comminges si mise a ridere
   _ Q32 bella ! ma si direbbe che voi siete degli antropofaghi ! il signor de La Fère è molto garbato, e non ha armi d'altronde; al primo grido di Sua Eminenza, i due soldati che l'accompagnano sempre accorreranno.
   _ Due soldati, — disse d'Artagnan che pareva radunare i suoi ricordi, — sì, due soldati, sono quelli i due uomini che sento chiamare ogni giorno, e che sento passeggiare per una mezz'ora qualche volta sotto la mia finestra.
   — Sono quelli, essi aspettano il cardinale, o meglio Ber-nouin, che viene a chiamarli quando il cardinale esce.
   — Begli uomini, parola! — disse d'Artagnan.
   — Sono del reggimento che era a Lens, il quale fu dato dal principe al cardinale per fargli onore.-
   — Signore, — disse d'Artagnan come per riassumere in una parola tutta quella lunga conversazione, — speriamo che Sua Eminenza divenga più mite e voglia accordare la libertà al signor de La Fère.
   — Lo desidero con tutto il cuore, — disse Comminges.
   — Allora, se dimenticasse questa visita, voi non avreste nulla in contrario a ricordargliela ?
   — Nessun inconveniente.
   — Oh, ecco che mi tranquillizzo un poco.
   Quell'abile cambiamento di conversazione avrebbe sembrato una manovra sublime a chiunque avesse potuto leggere nell'anima del Guascone.
   — Ora, — diss'egli, — fatemi un'ultima grazia, ve ne prego, caro signor di Comminges.
   — Sempre ai vostri ordini, signore.
   — Voi rivedete il signor conte de La Fère ?
   — Domani mattina.
   — Volete augurargli il buon giorno per conto nostro e dirgli di sollecitare anche per me il favore che egli ha ottenuto ?
   — Desiderate che venga qui il signor cardinale?
   — No, io mi conosco., e non sono tanto esigente. Desidero solo che Sua Eminenza mi faccia l'onore di ascoltarmi.
   —¦ Oh, — mormorò Porthos scuotendo il capo, — io non avrei mai creduto ciò da parte sua. Come la sventura abbatte un uomo!
   — Sarete obbedito, — disse Comminges.