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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   _ 206 —
   d'ordine noi non faremmo cinquanta paesi nel cortile senza
   urtare in una sentinella.
   _ Qr beno,_disse Porthos, — noi accopperemo la sentinella e avremo le armi. >
   _ gì ma prima di morire del tutto, giacche uno svizzero
   ha la pelle dura, questi manderà un grido o per lo meno un gemito che farà uscire la guardia del posto; noi siamo circondati e presi come volpi, noi che siamo dei leoni, e ci Getteranno in qualche segreta, dove non avremo nemmeno la consolazione di vedere questo cielo grigio e sinistro di Rueil, che non somiglia di più al cielo di Tarbes di quanto la luna assomiglia al sole. Acciderba ! se avessimo qualcuno al di fuori che potesse darci delle informazioni, sul'la topografia morale e fisica di questo castello, su ciò che Cesare chiamava i costumi e i luoghi, a quanto m'hanno detto almeno... Eh! quando si pensa che per venti anni, durante i quali non sapevo cosa fare, non ho occupato un'ora a venire a studiare Rueil...
   — Che cosa importa? — disse Porthos, — andiamoci ora.
   — Mio caro, — disse d'Artagnan, — sapete perchè i padroni pasticceri non lavorano mai di loro mano?
   — No, — disse Porthos, — ma vi sarei grato se me lo diceste.
   — Gli è che davanti ai loro allievi essi temono di fare qualche tartina troppo arrostita o qualche crema di pessima fattura.
   — E poi ?
   — E poi se ne befferebbero di loro, e voi sapete che non bisogna che siano mai schermiti i padroni ofellieri.
   — E perchè citate i pasticcieri a proposito di noi?
   — Perchè in fatto d'avventure noi non dobbiamo mai subire delle disfatte nè dar modo che si rida di noi. Ultimamente in Inghilterra abbiamo fallito, ed è una macchia sulla nostra fama.
   — Da chi dunque siamo stati sconfitti? — domandò Porthos.
   - Da Mordaunt.
   — Sì, ma lo abbiamo annegato, il signor Mordaunt.
   — Lo so, e questo ci riabiliterà un poco nella mente della posterità, se però la posterità si occupa di noi. Ma ascoltatemi Porthos; benché il signor Mordaunt non «fosse da dispreizare, il signor Mazarino mi sembra d'una forza ben diversa da quella del signor Mordaunt, e noi non lo annegheremo tanto facilmente. Osserviamo bene le cose e