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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 203 —
   tempo dell'altro cardinale, poiché più d'una volta gli edifici hanno servito da prigione, ed il 6Ìgnor Mazarino, rinchiudendoci, non fa che ripristinare la destinazione. Re queste finestre non fossero murate, voi avreste avuto la consolazione di corrispondere a segni coi vostri amici.
   — E voi siete sicuro, signor di Comminges, — disse Athos, — che il cardinale mi farà l'onore di visitarmi ?
   — Me l'ha assicurato almeno, signore.
   Athos sospirò, guardando le sue finestre a sbarre.
   — Sì, è vero, — disse Comminges, — è quasi una prigione, non manca nulla, nemmeno le inferriate. Ma quale stramba idea vi ha influenzato, voi che siete un fior di nobiltà, d'andare a sfoggiare la vostra bravura e la vostra beltà in mezzo a tutti quei funghi della Fronda ! Davvero, conte, se dovessi credere d'aver un amico nell'armata reale, quell'amico sareste voi. Un frondista, voi, il conte de La Fere, del partito d'un Broussel, d'un Blancmesnil, d'un Viole ! Vergogna ! Ciò farebbe credere che la vostra signora madre fosse una cattiva avvocatessa. Voi un frondista!
   — In fede mia, no, mio caro signore, — disse Athos, •— era necessario essere Mazariniano o frondista. Ho fatto risuonar molto tempo questi due nomi entro le mie orecchi*?; e mi sono deciso a favore di quest'ultimo; è un nome francese, almeno. E poi, io sono frondista non col signor Broussel, Blancmesnil e Viole, ma col signor di Beaufort, di Bouillon e d'Elbceuf, con dei principi e non con dei presidenti, dei consiglieri, degli avvocatuzzi. D'altra parte bel risultato a servire la causa del cardinale! Guardate questo muro senza finestre, signor di Comminges, ve ne dirò di belle sulla riconoscenza di Mazarino.
   — Sì, — riprese Comminges sorridendo, — e sopratutto se ripetesse le maledizioni che da otto giorni gli lancia contro d'Artagnan.
   — Povero d'Artagnan! — disse Athos con quella graziosa malinconia che formava un aspetto del suo carattere, — un uomo tanto bravo, tanto buono, tanto terribile con coloro che non amavano quelli che egli amava ! Voi avete due prigionieri temibili, signor di Comminges, e vi compiango se hanno posto sotto la vostra responsabilità quei due uomini indomabili.
   — Indomabili! — disse a sua volta Comminges, sorridendo. — Eh! signore, voi volete farmi paura. Il primo giorno della sua prigionia, il signor d'Artagnan ha contrastato con tutti i soldati e sottufficiali, certo per aver