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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 201 — .
   modati nel nostro colloquio, voi lo condurrete, come v'ho già detto, nel padiglione dell'aranciaia ; voi sapete che è la mia passeggiata abituale ; or bene ! facendo la mia passeggiata entrerò da lui e discorreremo. Benché tutti pretendano che sia il mio nemico, io ho della simpatia per lui, e se è ragionevole, forse ne faremo qualche cosa.
   Comminges s'inchinò e ritornò verso Athos, che attendeva, con una calma apparente, ma con inquietudine reale, il risultato della conferenza.
   — Or bene? — domandò al luogotenente delle guardie.
   — Signore, — rispose Comminges, — sembrerebbe impossibile.
   — Signor di Comminges, — disse Athos, — sono stato militare per tutta la vita e so quindi cos'è una consegna; ma senza venir meno alla consegna, voi potreste farmi un favore.
   — Ve lo farei di cuore, signore, — rispose Comminges, — dato che so chi siete e quali servigi avete reso pel passato a Sua Maestà; da quando so quanto vi stia a cuore quel giovane che è venuto con tanto coraggio in mio soccorso il giorno dell'arresto di quel vecchio minchione di Broussel, io mi dichiaro tutto vostro, salvo a rispettare la consegna.
   — Grazie, signore, non desidero di più e vi domando una cosa che non vi comprometterà in modo alcuno.
   —- Se mi comprometto solo un poco, signore, — disse sorridendo il signor di Comminges, — domandate sempre. Io non amo molto più di voi il signor Mazarino ; io servo la regina, cosa che mi forza, disgraziatamente, a servire il cardinale, ma io servo l'una con piacere e l'altro a malincuore. Parlate dunque, ve ne prego; aspetto ed ascolto.
   — Giacche non c'è alcun inconveniente, — disse Athos, -— che io sappia che il signor d'Artagnan è qui, credo che non ve ne sia di più che egli sappia che sono qui io pure.
   — Non ho ricevuto alcun ordine, signore, a questo proposito.
   — Ebbene, fatemi il piacere, di presentargli i miei ossequi e di dirgli che gli sono vicino. Gli annuncerete nel tempo stesso quello che m'annunciate ora, cioè che Mazarino m'ha collocato nel padiglione dell'aranciaia per potermi far visita, e gli direte che io approfitterò di questo onore che vuole concedermi, per chiedere qualche attenuante alla nostra prigionia.
   — La quale non può durare, — aggiunse Comminges;