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evocano continuamente quei tre o quattro gentiluomini Ma noi li teniamo prigionieri, e sono abbastanza colpevoli mi pare perchè noi li teniamo prigionieri tutto il tempo che ci converrà ; uno solo è ancora fuori dal nostro potere e ci sfida Ma diamine! noi riusciremo bene a metterlo insieme ai suoi compagni. Noi abbiamo compiuto delle gesta più difficili di quelle, mi pare. Ho fatto rinchiudere tempo fa a R.ueil cioè vicino a me, cioè sotto ai miei occhi, alla portata delle mie mani, i due più intrattabili. Oggi stesso il terzo li raggiungerà.
_ Finché saranno prigionieri, tutto andrà bene, —
disse Anna d'Austria, — ma essi usciranno un giorno.
— Sì, se Vostra Maestà li mette in libertà.
— Ah ! — continuò Anna d'Austria, rispondendo ai suoi pensieri, — è qui che c'è da rimpiangere Parigi !
— E perchè dunque?
— Per la Bastiglia, signore, che è tanto forte e discreta.
— Signora, colla conferenza noi avremo la pace ! con la pace noi avremo Parigi ; con Parigi noi avremo la Bastiglia! i nostri quattro bravacci vi marciranno dentro.
Anna d'Austria corrugò leggermente le sopracciglia, mentre Mazarino le baciava la mano per prendere commiato.
Mazarino uscì dopo quell'atto mezzo umile e mezzo galante. Anna d'Austria lo seguiva collo sguardo e a misura che s'allontanava, si avrebbe potuto vedere un sorriso sdegnoso dipingersi sulle sue labbra.
— Ho disprezzato, — diss'ella, — l'amore di un cardinale che non diceva mai « farò » ma « ho fatto ». Quello conosceva dei nascondigli più sicuri di Rueil, più cupi e più silenziosi ancora della Bastiglia. Oh ! come il mondo degenera !
LXXXVII.
Cautele.
Dopo aver lasciato Anna d'Austria, Mazarino riprese la via di Rueil, dove era la sua casa. Mazarino camminava accompagnato da una buona scorta in quei tempi di torbidi, e spesso anche andava travestito. Il cardinale come abbiamo detto, sotto gli abiti di uomo di spada, era un bellissimo gentiluomo.