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al signor di Buckingham, che voi lasciaste assassinare; a madama di Chevreuse, che voi lasciaste esiliare; al signor di Beaufort che voi faceste imprigionare. Ma se ha fatto allusione a me, vuol dire che non sa quel che io sono per voi.
Anna d'Austria sussultò come faceva quando la colpivano nel suo orgoglio ; essa arrossì, cacciò per non rispondere le sue unghie affilate nelle sue belle mani.
_ Egli è uomo di buon consiglio, d'onore e di spirito,
senza dire che è uomo risoluto. Voi ne sapete qualche cosa, non è vero madama? Io voglio dunque dirgli, che gli faccio una grazia personale, in quanto che s'è sbagliato, a mio riguardo. Si è che sul serio, ciò che mi si propone, è quasi un'abdicazione, e un'abdicazione merita che ci si rifletta su.
— Un'abdicazione! — disse Anna, — io credevo, signore, che non ci fossero che i re che abdicano.
— Ebbene! — riprese Mazarino, — io non sono quasi re, e re di Francia anche ? La mia zimarra gettata ai piedi del letto reale, vi assicuro madama, che di notte rassomiglia molto ad un manto reale.
Era un'umiliazione che sovente le infliggeva Mazarino, sotto la quale essa curvava costantemente il capo. Non vi fu che Elisabetta e Caterina II che resistettero padrone e regine dei loro amanti.
Anna d'Austria guardò quindi con una specie di tenere la fisionomia minacciante del, cardinale, che, in quel momento non mancava di una certa grandezza.
— Signore, — diss'ella, — non ho detto io, e non avete inteso che ho detto a quella gente che voi fareste ciò che vi piacerà?
— In questo caso, — disse Mazarino, — credo che mi piacerà di rimanere. È non solo il mio interesse, ma anche oso dire che è la vostra salvezza.
— Rimanete dunque, signore, io non desidero di più; ma allora non lasciatemi insultare.
— Voi volete parlare delle pretese dei rivoltosi e del tono con cui si esprimono? Pazienza! essi hanno scelto un terreno, sul quale io sono un generale più abile di loro, le conferenze. Noi li vinceremo temporeggiando. Essi hanno già fame; fra otto giorni la cosa sarà peggiore.
— Mio Dio! è vero signore, lo so che finiremo così. Ma non è di loro solamente che si tratta ; non sono loro che mi rivolgono le ingiurie più pungenti per me.
— Ah! vi comprendo. Voi volete parlare dei ricordi che