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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 192 — .
   cardinale in vece di quei due gentiluomini, credo clie il cardinale potrebbe rispondere, senza interrogare altri che
   i suoi propri ricordi.
   _ i)io mi perdoni ! — disse Anna d Austria con quel
   moto sdegnoso delle labbra che le era particolare, — io credo che vogliate interrogare voi stesso.
   _ ,Sì, madama, e ne ho quasi diritto, poiché si tratta del
   signor d'Artagnan, del signor d'Artagnan avete ben compreso, madama ? — disse in modo che la regina curvasse la fronte pensierosa.
   Mazarino comprese che era ora di venire in soccorso di Anna d'Austria.
   — Signor conte, — diss'egli, — voglio mettervi al corrente di un fatto che Sua Maestà ignora, vale a dire cosa è accaduto a quei due gentiluomini. Essi hanno disobbedito e sono stati arrestati.
   — Perciò io supplico Vostra Maestà, — disse Athos, sempre inalterabile, senza rispondere a Mazarino, — di togliere gli arresti ai signori d'Artagnan e du Vallon.
   — Quello che voi mi domandate è un affare di disciplina e non mi riguarda affatto, signore, — rispose la regina.
   — Il signor d'Artagnan non ha mai /risposto cos^ quando si è trattato del servizio di Vostra Maestà, — disse Athos, inchinandosi dignitosamente.
   E fece due passi indietro per avvicinarsi alla porta; Mazarino lo fermò.
   — Voi pure venite dall'Inghilterra, signore? — diss'egli facendo un cenno alla regina, che impallidiva visibilmente e si apprestava a dar un ordine rigoroso.
   — E sono stato presente agli ultimi momenti di re Carlo I, — disse Athos. — Povero re! colpevole tutt'al più di debolezza, che i suoi sudditi hanno punito tanto severamente ; poiché i troni son molto scossi a quest'ora, e non è buona cosa servire gli interessi dei principi. Era la seconda volta che d'Artagnan andava in Inghilterra; la prima fu per l'onore di una grande regina; la seconda fu per la vita di un gran Te.
   7— Signore, — disse Anna d'Austria con un accento in cui tutta la 6ua abitudine alla dissimulazione non aveva potuto celare la vera espressione, — vedete se si può far qualche cosa per questi gentiluomini.
   — Madama, — disse Mazarino, — io farò tutto ciò che piacerà a Vostra Maestà.