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Del resto regnava grande allegria in quella Corte. La caratteristica principale di quella guerra fu che furono di pił i versetti scritti che 1 colpi di cannone sparati. La Corte canzonava i parigini, i quali canzonavano la Corte, e le ferite, quantunque non fossero mortali, non erano meno dolorose, fatte com'erano coll'arma del ridicolo.
Ma in mezzo a quell'ilaritą generale ed a quella apparente futilitą, vi era una grande preoccupazione: Mazarino resterebbe ministro o favorito? oppure venuto dal mezzogiorno come una nuvola, se ne andrebbe trascinato dal vento che l'aveva portato? Tutti lo speravano; di modo che il ministro sentiva che intorno a se tutti gli omaggi e le cortigianerie ricoprivano un fondo di odio mal mascherato sotto il timore e l'interesse. Egli si sentiva a disagio, non sapendo di chi fidarsi nč da che farsi puntellare.
Il signor Principe, lui stesso, benché combattesse per Mazarino, non trascurava mai un'occasione per deriderlo od umiliarlo ; e in due o tre riprese, Mazarino avendo voluto, davanti al vincitore di Rocroy, fare atto di volontą, costui l'aveva guardato in modo da fargli comprendere che, se lo difendeva, non era nč per convinzione, nč per entusiasmo.
Allora il cardinale si rimetteva alla regina suo unico appoggio. Ma a due o tre riprese gli era sembrato di sentire che anche quell'appoggio vacillava sotto la sua mano.
Giunta l'ora dell'udienza fu annunciato al conte de La Ečre che essa avrebbe luogo, ma che doveva aspettare alcuni minuti, dovendo la regina intrattenersi col ministro.
Era vero. Parigi aveva mandato una nuova deputazione che doveva procurare di dare alla fine una piega agli affari, e la regina si consigliava con Mazarino sul modo di accogliere quei deputati.
Grande era la preoccupazione fra gli alti personaggi dello Stato. Athos non poteva scegliere quindi un momento pił cattivo per parlare dei suoi amici poveri atomi, perduti in questo turbine scatenato.
Ma Athos era un uomo inflessibile che non titubava con una decisione presa, quando quella decisione gli pareva emanata dalla sua coscienza e dettata dal suo dovere; insistette per essere introdotto, dicendo che quantunque non fosse deputato nč dal signor di Conti, nč dal signor di Beaufort, nč dal signor di Bouillon, nč dal signor d'El-boeuf, nč dal Coadiutore, nč da madama di Longueville, nč da Broussel, nč dal parlamento, perchč veniva per conto