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diamo un po' di riposo ai nostri cavalli ; sono quasi rattrappiti.
Aramis diceva il vero. Si fermarono alla prima osteria; diedero loro tre ore di riposo e li rimisero in cammino. Anche gli uomini erano affranti dalla fatica, ma erano sorretti dalla speranza.
Sei ore dopo, Athos ed Aramis entravano a Compiègne e s'informavano del Pavone-Cororvato. Fu loro mostrata un'insegna rappresentante il Dio Pane con una corona in testa.
I due amici smontarono da cavallo senza fermarsi a considerare la pretesa dell'insegna, che in altri tempi Aramis avrebbe molto criticata. Essi trovarono un brav'uomo d'albergatore, calvo e panciuto come un fantoccio chinese, al quale essi domandarono se non avevano alloggiato là dentro più o meno tempo due gentiluomini inseguiti dai cavalleg-geri. L'oste senza rispondere, andò a cercare in un forziere una mezza lama di spadone.
— La conoscete? — diss'egli.
Athos gettò un rapido colpo d'occhio sulla lama.
— È la spada di d'Artagnan, — diss'egli.
— Del grande o del piccolo ? — domandò l'oste.
— Del piccolo, — rispose Athos.
— Mi accorgo che siete amici di quei signori.
— Or dunque, che è loro accaduto?
— Che sono entrati nel mio cortile con dei cavalli attrappiti e che prima che avessero avuto di tempo di chiudere la porta grande, otto cavalleggeri che li inseguivano sono entrati dietro di loro.
—Otto ! — disse Aramis. — La cosa mi meraviglia che due gagliardi di quella forza come sono d'Artagnan e Porthos, si siano lasciati fermare da otto uomini.
— Senza dubbio, signore, ma gli otto uomini non l'avrebbero vinta, se non avessero reclutato in città una ventina di soldati del reggimento del Reale-Italiano, di guarnigione in questa città, di modo che i vostri due amici sono stati letteralmente sopraffatti dal numero.
— Arrestati ! — disse Athos, — e si può sapere per che cosa ?
—- No, signore, li hanno condotti via subito, senza che avessero il tempo di parlare; però quando furono partiti trovai questo pezzo di spada sul campo di battaglia, mentre aiutavo a raccogliere due morti e cinque o sei feriti.
— E a loro, non è accaduto nulla ? — domandò Aramis.