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— Spero di non avervi fatto aspettare troppo, signore, - disse il duca; - in ogni modo, eccomi qui.
_ Signor di Chatillon, — disse Aramis tirando dalle
sue borse una seconda pistola, che aveva riservata per quella occasione, — credo che se la vostra pistola è scarica, voi siete un uomo morto, v
_ Grazie a Dio, — disse Chatillon, — non lo e !
Ed il duca puntando la pistola su di Aramis, fece fuoco. Ma Aramis curvò la testa nel momento in cui vide il duca appoggiare il dito sul grilletto, e la palla passò senza colpirlo sopra di lui.
— Oh! mi avete sbagliato, — disse Aramis. — Ma io
10 giuro a Dio, non vi sbaglio.
— Se ve ne lascio il tempo ! — esclamò il signor di Chatillon, spronando il cavallo e saltando su di lui colla spada alzata.
Aramis attese col terribile sorriso che gli era usuale, in simili occasioni; ed Athos, che vedeva il signor di Chatillon avanzare su di Aramis colla rapidità del lampo, apriva la bocca per gridare: « sparate, sparate, dunque! » quando
11 colpo partì. Il signor di Chatillon aprì le braccia e si rovesciò in groppa al suo cavallo.
La palla gli era entrata nel petto per l'incavatura aperta della corazza.
— Sono morto! — mormorò il duca.
E scivolò dal cavallo piombando a terra.
— Ve l'avevo detto, signore, e mi dispiace ora d'aver mantenuto la mia parola. Posso esservi utile in qualche cosa ?
Chatillon fece un cenno colla mano ; Aramis si disponeva a discendere quando d'un tratto ricevette un urto violento alla coscia; era un colpo di spada, ma la corazza lo parò.
Si voltò prontamente, afferrò quel nuovo antagonista per il braccio, quando due gridi partirono nel tempo stesso, uno lanciato da lui, l'altro da Athos:
— Raoul !
Il giovane riconobbe nel contempo la fisionomia del cavaliere d'Herblay e la voce di suo padre, e lasciò cadere la spada. Molti cavalieri dell'armata parigina si slanciarono in quella su Raoul, ma Aramis lo protesse con la spada.
— Prigioniero a me! Passate al largo! — esclamò.
Athos in quel frattempo, prendeva il cavallo di suo figlio
per la briglia e lo trascinava fuori dalla mischia.