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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 176 —-
   __ Sembrerebbe che non ci siamo intesi sul colore del
   cappello/— disse Aramis.
   In quel mentre monsignore di Beautort snudo la spada.
   _ Signori — diss'egli, — noi abbiamo fatto della inutile diplomazia; noi vogliamo sbarazzarci di quel tirchio di Mazarino - ma la regina che ne è innamorata e infatuata, lo vuole assolutamente conservare come ministro, di modo che non ci resta altro mezzo che di sconfiggerlo come si deve.
   _ Bravo»! — disse il Coadiutore, —: ecco l'eloquenza
   usuale del monsignor di Beaufort.
   — Fortunatamente, — disse Aramis, — egli corregge i suoi errori di francese con la punta della spada.
   — P§uh ! — ^esclamò il Coadiutore con disprezzo, — vi giuro che in tutte queste guerre egli fa ben poco.
   E trasse la spada egli pure.
   — Signori, — diss'egli, — ecco il nemico che viene a noi; spero che gli risparmieremo metà strada.
   E senza inquietarsi se era seguito o no, egli partì. Il suo reggimento che portava il nome di reggimento di Corinto, dal nome del suo arcivescovado, si mosse dietro di lui e la mischia principiò.
   Dal canto suo il signor di Beaufort lanciava la sua cavalleria sotto la guida del signor di Noirmontiers. Verso Etam-pes, ove doveva incontrare un convoglio di viveri, impazientemente atteso dai Parigini, monsignor di Beaufort si accinse ad arginare l'assalto.
   Il signor di Chanleu che comandava la piazza, stava col grosso delle sue truppe, pronto a resistere all'assalto, ed anche nel caso che il nemico venisse respinto a tentare una breccia.
   In capo a mezz'ora il combattimento era impegnato su tutti i punti. Il Coadiutore che era esasperato perchè il signor di Beaufort aveva riputazione di uomo di coraggio, s'era slanciato avanti e faceva personalmente delle meraviglie da prode. La sua vocazione, come si sa, era la spada, ed era felice ogni volta che la poteva cavare dal fodero, non importa per chi o per qual motivo. Ma in questa occasione, se avesse fatto bene il suo mestiere di soldato, aveva mal servito come colonnello. Con sette od otto cento uomini era andato a cozzare contro tre mila uomini, i quali, a loro volta, s'erano mossi tutti compatti e conducevano a tamburo battente i soldati del Coadiutore che arrivavano in disordine sui bastioni. Ma il fuoco dell'artiglieria di Chanleu