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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 174 —-
   _ E 66 sono interrotte senza risultato, — disse Athos,
   — voi provate a impadronirvi di Charenton?
   _ ^ k0 l'ordine; comando le truppe d assalto e faro
   del mio meglio per riuscire.
   _ Signore, _disse Athos, — giacche comandate la cavalleria...
   _ Scusate! io sono capo comandante.
   _ Meglio ancora... Voi dovete conoscere tutti i vostri
   ufficiali voglio dire tutti quelli scelti.
   _ Ma, sicuro, così press'a poco.
   _ Siate tanto buono da dirmi se non avete sotto i vostri
   ordini il signor cavaliere d'Artagnan, luogotenente dei moschettieri.
   — No, signore, non è con noi ; da più di dieci settimane ha lasciato Parigi, ed è a quanto si dice in missione in Inghilterra.
   — Io non sapevo ciò, ma lo credevo di ritorno.
   — No, signore, io non so che alcuno l'abbia visto, ma posso sempre rispondervi a tal proposito che i moschettieri sono dea nostri e che il signor Cambon tiene il posto del signor d'Artagnan, interinalmente.
   I due amici si guardarono.
   — Voi vedete, — disse Athos.
   — È strano, — disse Aramis.
   — Bisogna proprio che sia loro accaduto qualche sinistro per strada.
   — Oggi siamo al giorno otto, questa sera scade il termine fissato. Se questa sera noi non abbiamo notizie, domani sera partiamo.
   Athos fece un cenno affermativo col capo, poi voltandosi indietro :
   — E il signor di Bragelonne, un giovanotto di quindici anni, affezionato al principe, — domandò Athos quasi imbarazzato di lasciare scorgere così davanti allo scettico Aramis le sue preoccupazioni paterne, — ha egli l'onore di essere da voi conosciuto, signor duca?
   — Sì, certamente, — rispose Chatillon, — è arrivato stamattina tra noi accompagnato da monsignore il principe. Un bel giovane davvero ! È un vostro amico, signor conte ?
   — Sì, signore, — rispose Athos un po'commosso; a tal punto che desidererei di vederlo. È possibile?
   Possibilissimo, signore. Vogliate accompagnarmi, e vi condurrò al quartier generale.