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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 170 —-
   — In questo caso, mio caro, se voi siete deciso ad accompagnarmi, non c'è tempo da perdere. Il tamburo ha rullato ho incontrato i cannoni che partivano, ho visto i bor-ghes'i che si schieravano in ordine di battaglia sulla piazza del Palazzo di Città; certamente vanno a battersi verso Charenton come ha detto ieri il duca di Chàtillon.
   _ Avre'i creduto, — disse Athos, — che i discorsi di
   questa notte avessero cambiato qualche punto a quelle disposizioni guerriere.
   _ Sì, certo, ma si batteranno cionondimeno, non fosse
   altro che per meglio mascherare quei discorsi.
   — Povera gente! -— disse Athos, — va a farsi ammazzare per far succeder Sedan al signor di Bouillon, per lasciar sopravvivere il signor di Beaufort all'ammiragliato, e perchè il Coadiutore sia cardinale!
   — Suvvia ! mio caro, — disse Aramis, — convenite che voi non sareste tanto filosofo, 6e il vostro Raoul non dovesse trovarsi in questo subbuglio.
   — Forse, dite il vero, — disse Athos.
   — Or dunque ! andiamo dove si battono, è un mezzo sicuro di trovare d'Artagnan, Porthos, e forse Raoul.
   — Ohimè! — disse Athos.
   — Mio buon amico, — disse Aramis, — ora che noi siamo a Parigi, bisogna, credetemi, che perdiate quest'abitudine di sospirare continuamente. Alla guerra perdio! la guerra è la guerra, Athos ! Non siete più uomo di spada, o siete diventato un prete ? Guardate, ecco due bei borghesi che passano ; fanno venir la voglia, perdio ! E quel capitano osservate che bel portamento militare!
   — Escono dalla via del Montone.
   — Tamburo in testa, come dei veri soldati ! Ma osservate dunque quel pezzo di giovanotto, come si dondola, come s'inarca sulle gambe!
   — Toh! — esclamò Grimaud.
   — Chi è? — domandò Athos.
   — Planchet, signore.
   — Ieri luogotenente, — disse Aramis, ed oggi capitano, domani sarà certo colonnello : tra otto giorni il gagliardo sarà maresciallo di Francia.
   — Domandiamogli qualche ragguaglio, — disse Athos.
   Ed i due amici si avvicinarono a Planchet, che più orgo
   glioso che mai d'essere veduto in funzione, si degnò di spiegare ai due gentiluomini che aveva ordine di appostarsi sulla Piazza Reale con duecento uomini, formanti la retro guar-