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sero la porta con la stessa cautela come avevano fatto entrando e s'allontanarono rinnovando l'ordine d'andare a letto e di spegnere i lumi .
— Dobbiamo obbedire? — domandò Blaisois, — tutto questo mi pare sospetto.
— Essi hanno detto un quarto d'ora; noi abbiamo ancora cinque minuti, — riprese Mousqueton.
— Se avvisassimo i padroni?
— Aspettiamo Grimaud.
— Ma se l'hanno ucciso?
— Grimaud avrebbe gridato.
— Ma sapete che è quasi muto.
— Avremmo sentito il colpo, allora.
— Ma se non ritorna?
— Eccolo.
Infatti nel momento stesso, Grimaud spostava il mantello che nascondeva l'apertura e faceva passare attraverso l'apertura una testa livida, i di cui occhi arrotondati dallo spavento, lasciavano vedere una piccola pupilla in un largo cerchio bianco. Teneva in mano il boccale da birra pieno d'una sostanza qualunque, l'avvicinò alla luce della lampada fumosa, e mormorò questo semplice monosillabo : Oh ! con un'espressione di profondo terrore, che Mousqueton indietreggiò spaventato e Blaisois per poco non svenne.
Tutti e due gettarono perciò uno sguardo curioso nel vaso da birra: era pieno di polvere.
Una volta convinti che il bastimento era pieno di polvere invece di avere del vino, Grimaud si slanciò verso il boccaporto e non fece che un salto sino alla camera ove dormivano i quattro amici. Giunto colà, spinse pian piano la porta, la quale aprendosi svegliò immediatamente d'Artagnan sdraiate dietro di essa.
Appena egli ebbe visto la faccia stravolta di Grimaud, comprese che avveniva qualche cosa di straordinario e volle gridare; ma Grimaud con un gesto più rapido della parola stessa, mise il dito alle labbra, e con un soffio che non si sarebbe sospettato in un corpo così esile, estinse la lampadina da notte a tre passi di distanza.
D'Artagnan si puntellò sui gomiti, Grimaud mise un ginocchio a terra, e là col collo teso, tutti i sensi sovreccitati, gli fece un racconto in un orecchio, che a tutto rigore, era abbastanza drammatico, per compatire i gesti ed il gioco della fisionomia.
Durante quella narrazione, Athos, Porthos e Aramis