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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 115 —
   ___Ma, — s'arrischiò a dir© Blaisois, — vi ho inteso dire,
   •£ù0r Mouston, che una volta nella vostra giovinezza, a Chantilly, mi pare, voi avete nutrito il vostro padrone prendendo delle pernici al laccio, dei carpioni alla lenza, e delle bottiglie al laccio.
   ._ È vero, — rispose Mousqueton, — è l'esatta verità,
   ed ©eco là Grimaud che può dirvelo. Ma c'era uno spiraglio che metteva in cantina, ed il vino era in bottiglia. Io non posso gettare il laccio attraverso quell'assito, nè tirare c0n una cordicella una botte di vino che pesa forse due quintali.
   — No, ma potete levare due o tre assi dal tramezzo, — disse Blaisois, — e fare un buco in una botte con una trivella.
   Mousqueton spalancò smisuratamente gli occhi rotondi e guardando Blaisois da uomo meravigliato di incontrare in un altro uomo delle qualità òhe non sospettava:
   — È vero, — diss'egli, — ciò è fattibile, ma occorre uno scalpello, per sfondare le tavole e un succhiello per la botte.
   •— La borsa, — disse Grimaud, fissando il bilancio dei suoi conti.
   — Ah, giusto, la borsa, — disse Mousqueton, — ed io che non ci pensavo!
   Grimaud infatti era non solo armaiolo; oltre al registro, egli aveva una borsa. Ora, siccome Grimaud era uomo di supreme precauzioni, questa borsa, accuratamente arrotolata nella valigia, era fornita di tutti gli stumenti di prima necessità.
   Essa conteneva perciò un succhiello d'una grossezza ragionevole.
   Mousqueton lo prese.
   Quanto allo scalpello, non ebbe da cercarlo molto lontano, il pugnale che portava alla cintola, poteva sostituirlo vantaggiosamente. Mousqueton cercò un angolo in cui le assi fossero disunite, e non gli fu difficile trovarlo, e si mise immediatamente all'opera.
   Blaisois lo guardava mentre lavorava, con un'ammirazione mista d'impazienza, arrischiando di quando in quando delle osservazioni piene di intelligenza e di lucidità sul modo di faT saltare un chiodo o di praticare una incisione.
   Al termine d'un momento, Mousqueton aveva smosso tre tavole.
   Ecco, — disse Blaisois.