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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 106 —
   — Voi, Athos ; voi conoscete tante professioni ed io non dubito affatto che non sappiate guidare un bastimento.
   — In fede mia, — disse Athos sorridendo e scherzando sempre, — amico, voi avete quasi colpito giusto : ero destinato da mio padre a servire nella marina, ed ho alcune vaghe nozioni di pilotaggio.
   — Guardate voi! —esclamò d'Artagnan.
   — Andate dunque a cercare i nostri amici, d'Artagnan, e ritornate; sono le undici, e non abbiamo tempo da perdere.
   D'Artagnan s'avanzò verso due cavalieri che colle pistole in pugno stavano in vedetta alle prime case della città, aspettando e sorvegliando sul margine della strada e schierati contro una specie di tettoia; tre altri cavalieri stavano in agguato e sembrava pure aspettassero.
   Le due vedette del mezzo della strada, erano Porthos ed Aramis.
   Itre cavalieri della tettoia erano Mousqueton, Blaisois e Grimaud ; però quest'ultimo, guardandovi dawicino si vedeva che era doppio poiché aveva in groppa Parry che doveva ricondurre a Londra i cavalli dei gentiluomini e dei loro staffieri venduti all'oste per pagare i debiti che avevano contratti con lui. In grazia a quel colpo di commercio i quattro amici avevano potuto portare con loro una somma, se non considerevole, almeno suffioente per fronteggiare i ritardi e le eventualità.
   D'Artagnan trasmise a Porthos e ad Aramis l'invito di seguirlo, e costoro fecero segno ai loro fidi di mettere piede a terra e di staccare le loro valigie.
   Parry si separò non senza dispiacere dai suoi amici; gli avevano proposto di venire in Francia, ma egli aveva ostinatamente rifiutato.
   — La cosa è semplice, — aveva detto Mousqueton, — egli ha la sua idea su Groslow.
   Ci si ricorderà che era stato il capitano Groslow che gli aveva rotto la testa.
   La piccola comitiva raggiunse Athos. Ma già d'Artagnan aveva ripreso la sua naturale diffidenza! egli trovava il passeggio lungo il mare troppo deserto, la notte troppo nera, il padrone troppo facile.
   Egli aveva raccontato ad Aramis l'incidente che abbiamo narrato, e Aramis, non meno diffidente di lui, aveva ^contribuito molto ad aumentare i suoi sospetti.