Stai consultando: 'Venti anni dopo (volume 3) ', Alessandro Dumas (padre)

   

Pagina (99/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (99/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 97 -
   Questa nuova beffa andò ad abbattersi sulla faccia impassibile di Mordaunt. _
   Porthos ed Aramis si schierarono nell'angolo parallelo a quello in cui stava Athos, in modo che ,i due campioni si trovarono ad occupare il centro della camera, vale a dire che erano posti in piena luce, poiché le due lampade che rischiaravano il quadro, erano poste sullo scrittoio di Cromwell. Non occorre dire che la luce si affievoliva man mano che ai allontavano dal centro del suo irraggiamento.
   — Orsù, — disse d'Artagnan, — siete pronto finalmente, signore ?
   Tutti e due fecero nel contempo un passo avanti e, in
   grazia a quel 6olo movimento, i ferri si incontrarono.
   D'Artagnan era una lama troppo distinta per divertirsi, come si dice in termini accademici, a tastare il suo avversario. Fece una finta rapida e brillante; la finta mossa fu parata da Mordaunt.
   — Ah, ah, — diss'egli con un sorriso di soddisfazione.
   E senza perder tempo, credendo di vedere un'apertura di
   guardia, tirò un'imbroccata rapida, diritta e fiammeggiante come il lampo.
   Mordaunt parò con una stoccata di quarta così serrata che non sarebbe uscita da un anello strettissimo.
   — Comincio a pensare che stiamo divertendoci, — disse d'Artagnan.
   — Sì, mormorò Aramis, — ma divertendovi, picchiate sodo.
   — Perdio! amico, fate attenzione, — disse Porthos.
   Mordaunt sorrise a sua volta.
   — Caro signore, voi avete un sorriso diabolico! è il diavolo che vi ha insegnato a sorridere in quel modo, non è vero ?
   Mordaunt non rispose che provandosi a incagliare la spada di d' Artagnan con una forza che il Guascone non si aspettava di trovare in quel corpo apparentemente debole ; ma grazie ad una parata non meno abile di quella che aveva eseguita il suo avversario-, egli incontrò a tempo il ferro di Mordaunt, che sfregò lungo il suo senza incontrare il petto.
   Mordaunt fece rapido un passo indietro.
   — Ah, voi impedite il colpo, voi parate di ceduto di circolazione? fate come volete; io guadagno pure qualche cosa: non vi vedo più sorridere malvagiamente/ Eccomi immerso nell'ombra ; tanto meglio. Voi non avete idea quanto il vostro sguardo sia menzognero, signore, sopratutto quando
   Dumas. Venti unni dopo. — ili
   7