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Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 93 — .
   meglio la faccenda, e voglio esser franco con voi. Confes* gate, signor Mordaunt, che avete molta voglia di ucciderci un dopo l'altro.
   — Uno dopo l'altro, — rispose Mordaunt.
   D'Artagnan si voltò verso Aramis e gli disse:
   — È un onore grandissimo, convenitene, mio caro Aramis, che il signor Mordaunt conosca così bene le finezze della lingua francese; almeno non ci saranno malintesi tra di noi, e regoleremo tutto meravigliosamente.
   Poi rivolgendosi verso Mordaunt:
   — Caro signor Mordaunt, — continuò, — io vi dirò che questi signori contraccambiano i vostri buoni' sentimenti a loro riguardo, e saranno lietissimi di potervi uccidere. Vi dirò inoltre che probabilmente vi uccideranno; comunque sarà da gentiluomini leali, e la miglior prova che vi possa fornirvi, eccola.
   Dicendo ciò d'Artagnan gettò il suo cappello sul tappato, fece indietreggiare la sedia contro il muro, fece segno ai suoi amici di fare altrettanto, e salutando Mordaunt con una grazia tutta francese:
   — Ai vostri ordini, signore, — continuò; — poiché se voi non avete nulla da dire contro l'onore che io esigo, sono io che comincerei se non vi dispiace. La mia spada è più corta della vostra, è vero, ma è sufficente, spero che il braccio vi supplirà.
   — Alto là ! — disse Porthos, avanzandosi ; -— io comincio, e senza rettorica.
   — Permettete Porthos, — disse Aramis.
   Athos non si mosse; lo si avrebbe preso per una statua; perfino la sua respirazione sembrava interrotta.
   — Signori, signori, — disse d'Artagnan, — state tranquilli, avrete la vostra parte. Guardate gli occhi del signore, e osservate l'ebbrezza di odio che gli ispiriamo; guardate come ha valentemente snudato la spada; ammirate con quale circospezione egli cerca tutt'intorno a se se non troverà qualche ostacolo che gli impedisca di sconfiggere i suoi avversari. Or bene, tutto ciò non vi prova che il signor Mordaunt è una lama eccezionale e che voi mi sostituirete tra poco se io lo. lascio fare? Rimanete dunque al vostro posto come Athos, e non vi raccomanderò mai troppo la calma, e lasciatemi l'iniziativa che mi son presa. D'altra parte, — continuò egli traendo la spada con un gesto terribile, — ho degli affari particolari col signore e comincerò, lo desidero, lo voglio.