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situata a cento passi da quella che il futuro protettore aveva lasciato.
Durante quest'ultima parte della scena, Grimaud dall'apertura d'un lembo di cortina mal tirato, aveva scorto due uomini ed aveva riconosciuto un dopo l'altro Cromwell e Mordaunt.
Si è appreso l'effetto che la notizia aveva prodotto sui quattro amici.
D'Artagnan fu il primo che si rimise dallo stupore.
— Mordaunt! — diss'egli, — eh, bontà divina, è Dio stesso che ce lo manda.
— Sì, •— disse Porthos, — sfondiamo la porta e piombiamogli addosso.
— Al contrario, — disse d'Artagnan, — non sfondiamo nulla, niente rumore, il fracasso fa accorrer gente; poiché se è come disse Grimaud col suo degno padrone, vi deve essere qualche posto per le cotte di terra ! Ohe ! Grimaud, venite qui e fate di star saldo 6ulle gambe.
Grimaud s'avvicinò. Col sentimento gli era tornato il furore, ma rimaneva fermo.
— Ora, — disse d'Artagnan, — salite di nuovo a quel balcone e diteci se Mordaunt è ancora in compagnia, se sta per uscire o per andare a letto; se è in compagnia, aspetteremo che sia solo; se esce, lo prenderemo all'uscita; se rimane, sfonderemo la finestra. È affare meno rumoroso e meno difficile che sfondare una porta.
Grimaud s'apprestò a scalare in silenzio la finestra.
— Custodite l'altra uscita, — disse Aramis; — restiamo qui con Porthos.
I due amici ubbidirono.
— Or bene? Grimaud? — domandò d'Artagnan.
— È solo, — disse Grimaud.
*—-Ne sei sicuro?
— Sì.
— Non abbiamo visto uscire il suo compagno.
-— Forse è uscito dall'altra porta.
— Cosa fa?
— Si avvolge nel mantello e s'infila i guanti.
A noi, -- mormorò d'Artagnan.
Porthos mise la mano al pugnale, che tirò macchinalmente dal fodero.
— Ringuaina, — disse d'Artagnan, -— non si tratta di colpire subito. Noi lo abbiamo prigioniero. Procediamo con ordine. Abbiamo alcune mutue spiegazioni da chiederci e