Stai consultando: 'Venti anni dopo (volume 3) ', Alessandro Dumas (padre)

   

Pagina (89/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (89/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Venti anni dopo (volume 3)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 87 — .
   facendovi suo ©letto, vi lia dato il suo sguardo, al quale nulla può sfuggire.
   — Approvo che voi mi chiamate milord ! — disse Cromwell ridendo. — Sta bene, finche siamo fra di noi, ma bisogna star attenti che non vi sfugga tale parola davanti ai nostri imbecilli di puritani.
   — Non è così che Vostro Onore sarà presto chiamato?
   — Lo 6pero, almeno, — disse Cromwell, — ma non è ancor giunto il momento.
   Cromwell si alzò e prese il mantello.
   — Vi ritirate, signore? — domandò Mordaunt.
   — Sì, —disse Cromwell— ho dormito qui ieri e ieri l'altro, e voi sapete che non è mia abitudine di dormire tre volte nello stesso letto.
   — Così, — disse Mordaunt, — Vostro Onore mi dà piena libertà per la notte?
   — Ed anche per la giornata di domani, se ne avete bisogno, — disse Cromwell. — Da ieri sera, — aggiunse sorridendo — voi avete lavorato al mio servizio, e se avete qualche faccenda personale da regolare, è giusto che ve ne lasci il tempo.
   — Grazie, signore, sarà bene speso, lo spero.
   Cromwell fece un cenno col capo a Mordaunt, poi volgendosi :
   — Siete armato? — domandò.
   — Ho la spada, — disse Mordaunt.
   — E nessuno che vi aspetta alla porta ?
   — Nessuno.
   — Allora dovreste venire con me, Mordaunt.
   — Grazie, signore ; le giravolte che sarete costretto a fare passando pel sotterraneo mi richiederebbero del tempo, e da quanto mi avete detto, ne ho già perduto forse anche troppo. Uscirò dall'altra porta.
   — Andate dunque, — disse Cromwell.
   E posando la mano su d'un bottone nascosto, fece aprire una porta così bene nascosta nella tappezzeria che era impossibile scoprirla anche all'occhio più abituato.
   Questa porta, mossa da una molla d'acciaio, girò su sè stessa.
   Era una di quelle uscite segrete come la storia ci spiega che esistessero in tutte le case misteriose che abitava Cromwell.
   Quell'uscita passava sotto la via deserta e andava a finire in fondo ad una grotta in un giardino d'un'altra casa