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Mordaunt guardò un momento il generale per studiarsi di leggergli negli occhi se faceva una domanda oziosa o se sapeva tutto.
Ma lo sguardo ardente di Mordaunt non potè penetrare nelle cupe profondità dello sguardo di Cromwell.
,— Ero posto in modo di tutto vedere e di tutto sentire, — disse Mordaunt.
Fu la volta per Cromwell di guardare fisso Mordaunt, il quale si rese impenetrabile. Dopo alcuni secondi di esame, volse gli occhi con indifferenza.
— Sembra, — disse Cromwell, -— che il carnefice improvvisato abbia compiuto molto bene il 6UO dovere. Il colpo a quanto mi hanno detto almeno, è stato dato da mano maestra.
Mordaunt si ricordò che Cromwell gli aveva detto di non aver alcun ragguaglio, e da allora si convinse che il generale aveva assistito all'esecuzione, nascosto dietro ad una cortina o ad una imposta.
— Infatti, —disse Mordaunt con voce pacata e con viso impassibile, — è bastato un colpo solo.
— Forse, — disse Cromwell, — era un uomo del mestiere.
— Lo credete, signore?
— Perchè no?
— Quell'uomo non aveva l'aspetto d'un carnefice.
— E chi altri se non un carnefice avrebbe acconsentito a esercitare quello spaventoso ufficio?
— Ma, — disse Mordaunt, — forse qualche nemico personale di re Carlo, che avrà fatto voto di vendetta e che avrà compiuto quel voto, forse qualche gentiluomo che aveva delle gravi ragioni di odiare il re deceduto, e che, sapendo che stava per evadere e per sfuggirgli di mano, s'è posto così sulla strada, .col viso mascherato e la scure in mano, non più come supplente carnefice, ma come mandatario della fatalità.
— È possibile, — disse Cromwell.
— E se le cose stanno così, — disse Mordaunt, — Vostro Onore condannerebbe il suo agire?
— Non tocca a me giudicare, — disse Cromwell. — È una faccenda tra lui e Dio.
— Ma se Vostro Onore conoscesse quel gentiluomo?
;— Io non lo conosco, — rispose Cromwell, — e non voglio conoscerlo. Cosa importa a me che sia quello o un