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vano sulla piazza, e dal fondo dell' impalcatura, il popolo aveva potuto vedere avanzarsi silenziosamente prima un uomo mascherato, che dall'ascia che teneva in mano aveva conosciuto pel carnefice. Quell'uomo s'era avvicinato al ceppo e vi aveva deposto l'accetta.
Era il primo rumore che aveva sentito Athos.
Di dietro a quell'uomo, pallido, senza dubbio, ma calmo, che camminava con passo franco, Carlo Stuart, che s'avanzava in mezzo a due preti seguiti da alcuni ufficiali superiori, incaricati di presiedere all'esecuzione, e scortati da due file di alabarde che si schierarono ai due lati dell'impalcatura.
La vista dell'uomo mascherato aveva causato un rumore prolungato. Ognuno era pieno di curiosità di sapere chi era quel carnefice incognito che s'era presentato così a tempo giusto, perchè il terribile spettacolo promesso al popolo potesse aver luogo quando il popolo aveva creduto che quello spettacolo fosse stato rinviato ai giorno dopo. Ognuno quindi lo divorava cogli occhi ; ma tutto ciò che si aveva potuto vedere, si era che quello era un uomo di statura media, tutto vestito' di nero, che sembrava già attempato, poiché all'estremità inferiore della maschera traspariva una punta di barba grigiastra.
Ma alla vista del re così calmo, dignitoso, nobile, il silenzio si era subito ristabilito, di modo che ognuno' potè udire il suo desiderio che -aveva manifestato di parlare al popolo.
A quella domanda, colui ai quale era rivolta aveva risposto certo con un segno affermativo, poiché con voce ferma e sonora, che vibrò fino in fondo al cuore di Athos, il re cominciò a parlare.
Egli spiegava la sua condotta al popolo e gli dava dei consigli pel bene dell'Inghilterra.
— Oh ! — diceva Athos tra sè, — è possibile che io oda tutto questo e che veda tale orrore? È possibile che Dio abbia abbandonato il suo rappresentante sulla terra, e lo lasci morire così miserevolmente?... Ed io che non l'ho neanche visto, e non gli ho dato nemmeno l'addio!
Un rumore simile a quello che avrebbe prodotto l'istru-mento di morte si udì in quel momento.
Il re s'interruppe.
— Non toccate l'accetta, — diss'egli.
E riprese il discorso dove l'aveva lasciato.
Il discorso finì, un silenzio glaciale ritornò sopra il capo