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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   —- 194 —
   — Mio caro monsou d'Artagnan, — disse il ministro sedendo, — sto per darvi il più gran pegno di fiducia che un ministro possa offrire ad un ufficiale.
   D'Artagnan fece un inchino.
   — Spero che monsignore me lo dia senza secondo fine e colla convinzione che ne sono degno.
   — Il più degno di chiunque, caro amico, giacche è a voi che mi rivolgo.
   — Ebbene, monsignore, ve lo voglio confessare, è molto tempo che aspetto una simile occasione. Perciò ditemi subito quello che avete da dirmi.
   - Vi darò stasera nelle vostre mani niente di meno che la salvezza dello Stato.
   E si fermò.
   — Spiegatevi, monsignore, aspetto.
   — La regina ha risoluto di fare col re un viaggetto a San Germano.
   — Ah, ah ! — disse d'Artagnan, — vale a dire che la regina vuol lasciar Parigi.
   — Comprendete, capriccio di donna.
   -— Sì, comprendo benissimo, — disse d'Artagnan.
   — E perciò vi ha fatto venir stamattina, e vi ha detto di tornar alle cinque.
   — Valeva proprio la pena di farmi giurare di non parlare ad alcuno di questo ritrovo! — mormorò d'Artagnan; — oh le donne, siano pure regine, esse 60110 sempre donne.
   — Disapprovate forse questo viaggetto, signor d'Artagnan? — domandò con inquietudine il Mazarino.
   — Io, monsignore, e perchè mai? — disse d'Artagnan.
   — Vedo che alzate le spalle.
   — È un mio modo di far conversazione con me medesimo, monsignore.
   — Sicché approvate questo viaggio?
   —- Io nè approvo nè disapprovo, monsignore, attendo i vostri ordini.
   — Bene. Ho dunque posto subito gli occhi su voi per accompagnare il re e la regina a San Germano.
   — Furbo due volte, — disse fra sè d'Artagnan.
   — E però vedete, come io vi diceva poco fa, — seguitò il cardinale, notando l'impassibilità di d'Artagnan, — che avrete nelle vostre mani la salvezza dello Stato.
   — Sì, monsignore, e sento tutta la responsabilità di un tale incarico.
   — Comunque, accettate?