Stai consultando: 'Venti anni dopo (volume 2) ', Alessadro Dumas (padre)

   

Pagina (184/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (184/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 182 — '
   Il Coadiutore era rientrato al parlamento più re del re, la regina e il cardinale, messi insieme tutti e tre ; dietro suo consiglio, un editto del parlamento aveva invitato i borghesi a deporre le armi ed a distruggere le barricate; essi sapevano ora che non occorreva più d'un'ora per riprendere le armi e non più di una notte per rifare le barricate.
   Planchet era ritornato alla sua bottega; la vittoria dà l'amnistia. Planchet non aveva quindi più paura di essere impiccato ; era convinto che, se uno faceva solamente mostra di arrestarlo, il popolo si sarebbe sollevato per lui come aveva fatto per Broussel.
   Rochefort aveva restituito i suoi oavalleggeri al cavaliere d'Hamières: ne mancavano due all'appello, ma il cavaliere che era frondista convinto, non aveva voluto sentire parlare di risarcimento.
   Il mendico aveva ripreso il suo posto nell'atrio di Sant'Eustachio, distribuendo sempre la sua acqua benedetta con una mano e domandando l'elemosina coll'altra; e nessuno immaginava che quelle due mani avessero aiutato a trarre dall'edificio sociale la pietra fondamentale della sovranità.
   Louvières era baldo e contento: s'era vendicato di Mazarino, che detestava, ed aveva dato man forte per far uscire suo padre di prigione ; il suo nome era stato ripetuto con terrore al Palazzo Reale, ed egli diceva sorridendo :
   — Credete, padre mio, che se ora domandassi una compagnia alla regina, essa me la darebbe?
   D'Artagnan aveva approfittato di quel momento di calma per lasciar libero Raoul che aveva durato gran fatica a trattenere per l'uno 'o per l'altro partito. Raoul si era opposto 6ulle prime, ma d'Artagnan lo fe' stare a segno col nome del conte de La Fere. Raoul, dopo esser stato a far visita a madama di Chevreuse, era partito per raggiungere l'esercito.
   A Rochefort però non piaceva quel modo con cui erano terminate le cose: aveva scritto al duca di Beaufort di accorrere; il duca stava per giungere, ma giunto avrebbe trovato Parigi tranquilla.
   Andò a trovare il Coadiutore, domandandogli se non dovesse dar avviso al principe di fermarsi per istrada. Gondy riflettè un momento, e disse :
   — Lasciategli continuar la sua strada.
   — Ma non è finita ? — domandò Rochefort.
   — Oibò, caro conte, siamo appena al principio.