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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 154 — ¦ :
   Gondy guardò dal lato indicato, © scorse un povero seduto su d'una sedia, appoggiato ad una modanatura : avea vicino una ciotola e in mano un aspersorio.
   — Ha il privilegio di quel posto?--disse Gondy.
   — No, monsignore, -— disse il curato, — ha fatto trattative col suo predecessore per ottenere il posto di datore d'acqua benedetta.
   — Ha trattato ?
   — Sicuro, questi posti si comprano; credo che colui abbia pagato il suo cento doppie.
   — Quel gonzo è ricco dunque?
   — Taluno di costoro muore lasciando ventimila, venticinquemila, trentamila lire ed anche più.
   — Possibile ! — disse Gondy sorridendo, — io non credo di collocare così bene le mie elemosine.
   Frattanto 6Ì avvicinarono all'atrio; mentre il curato ed il Coadiutore mettevano il piede sul primo scalino della chiesa, il pezzente si alzò e tese il suo aspersorio.
   Era un uomo sui sessantasei ai sessantott'anni, piccolo, tarchiato, capelli grigi, occhi felini. Leggevasi sul suo volto il conflitto di due opposti principi, pessime tendenze domate dalla volontà, forse dal pentimento.
   Vedendo il cavaliere che accompagnava il curato, trasalì leggermente e lo guardò in aria meravigliata.
   Il curato e i'1 Coadiutore toccarono l'aspersorio colla punta delle dita e fecero il segno della croce ; il Coadiutore gettò una moneta d'argento nel cappello ch'era in terra.
   — Maillard, — disse il curato, — siam venuti, il signore ed io, per parlare un momento con voi.
   — Con me! — disse il mendicante; — è un grand'onore per un datore d'acqua santa... — vi era nella voce del povero un accento ironico, che non potè dominare del tutto e che stupì il Coadiutore.
   — Sì, — continuò il curato, — sì, abbiamo voluto sapere che cosa pensate degli avvenimenti del giorno d'oggi ; e quel che abbiate udito da chi entra e da chi esce dalla chiesa.
   Il mendicante scosse la testa.
   — Sono tristi avvenimenti, signor curato, e che van sempre a finire sulla testa del povero popolo. Quanto poi a quel che si dice, tutti si mostrano malcontenti, ma chi dice tutti, non dice alcuno.
   — Spiegatevi, caro amico, — disse il Coadiutore.
   — Dico che tutte queste grida, tutti questi lamenti,