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Come lo chiamate ?
-- Certo Planchet. Egli, solo sei settimane fa, aveva suscitata una sommossa ; ma, come lo cercavano per appiccarlo, disparve.
— E lo ritroverete?
— Lo spero ; non credo sia stato arrestato ; non so dov'è veramente, ina essendo io il confessore di sua moglie,, se ella sa dove si nasconde, lo saprò anch'io.
— Bene, signor curato, cercate dunque quest'uomo, e se lo trovate conducetelo da me.
— A che ora ?
— Alle sei, se così vi pare.
— Alle sei dunque.
— Andate, mio caro curato, andate, e che Dio vi secondi !
Il curato uscì.
— E voi, signore? — disse Gondy, volgendosi al curato di San Sulpizio.
— Io, signore, conosco un uomo che ha reso importanti servigi a un principe popolarissimo, che sarebbe un ottimo capo di rivoltosi e che posso mettere a vostra disposizione.
— E come lo chiamate?
;— Il conte di Rochefort.
— Lo conosco anch'io, ma sventuratamente egli non è a Parigi.
— C'è, signore, in via Cassette.
— Da quando?
— Da tre giorni.
— E perchè non è venuto a trovarmi?
— Gli fu detto... monsignore mi perdonerà...
— Dite, dite.
— Che monsignore stava per trattar colla Corte.
Gondy si morse le labbra.
— Fu ingannato, conducetelo a me alle otto ore, è che Dio vi benedica, come io vi benedico !
Il secondo curato s'inchinò ed uscì.
— A voi ora, signore, — disse il Coadiutore Gondy, volgendosi all'ultimo rimasto. — Avete ad offrirmi altrettanto ?
— Oh assai di più.
— Diavolo! fate attenzione che l'impegno è terribile: l'uno m'ha offerto un mercante, l'altro un conte; voi cosa mi offrirete; un principe?
— V'offro un mendicante, signore.
— Ah ! ah ! — disse Gondy riflettendo, — avete ragione,