Stai consultando: 'Venti anni dopo (volume 2) ', Alessadro Dumas (padre)

   

Pagina (142/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (142/275)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 140 — ¦ :
   «schierarli e prigioniero forse stavano tutti per essere dispersi e fatti a brani, quando d'un tratto una voce ben conosciuta da Raoul rimbombò, e d'improvviso una larga spada splendette nell'aria; in pari tempo la folla, spartita a forza, si aprì riversata, atterrata ; un ufficiale de' moschettieri, menando colpi alla disperata per dritto e per traverso, corse a Raoul e se lo prese fra le braccia nel punto in cui stava per cadere.
   — Cospetto ! — gridò l'ufficiale, — l'han forse assassinato? guai per essi allora!
   E si volse, così spaventoso, minacciante e incollerito, che i più accaniti ribelli si avventarono gli uni sugli altri per fuggire e taluni rotolarono persino nella Senna.
   — Il signor d'Artagnan, — mormorò Raoul.
   — Sì, perdio! io in carne ed ossa, e per buona vostra sorte, a quel che pare, giovinetto. Vediamo: qui voi altri,
   — gridò egli rizzandosi sulle staffe alzando la spada e chia mando colla voce e col gesto i moschettieri che non avevano potuto seguirlo, tanto era stata rapida la sua corsa. — Animo, spazzatemi via tutta questa marmaglia, caricate i moschetti. Prendete la mira...
   A quest'ordine i popolani si curvarono e sgomberarono sì rapidamente che d'Artagnan, non potè trattenere un'omerica sghignazzata.
   — Grazie, d'Artagnan, — disse Comminges, mostrando la metà del corpo dalla portiera della carrozza rovesciata ;
   — grazie, mio gentiluomo; il vostro nome? che io lo dica alla regina.
   Raoul stava per rispondere, quando d'Artagnan si chinò al suo orecchio:
   — Tacete, e lasciate che risponda io.
   Poi volgendosi verso Comminges:
   — Non perdete il vostro tempo, Comminges, — diss'egli,
   — uscite dalla carrozza, se potete, e fatene avanzare un'altra.
   — Ma quale?
   — La prima venuta che passerà sul Ponte Nuovo, coloro che la montano saranno felicissimi, io spero, di prestar la loro carrozza per servire il re.
   — Ma, — disse Comminges, — io non so.
   — Andate, via, altrimenti tra cinque minuti tutti quegli zotici ritorneranno con spade e moschetti. Voi sarete ucciso ed il vostro prigioniero liberato. Andate. E guardate, ecco giusto una carrozza che viene laggiù.