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Passerotto e la Nan netta urlavano sempre; le grida e il colpo d'archibugio producevano il loro effetto.
— A morte l'ufficiale! a morte! — urlò la moltitudine.
E nacque un gran parapiglia.
— Un passo di più, — gridò Comminges calando le portiere perchè ognuno potesse vedere nella carrozza, e appoggiando la spada sul petto di Broussel, — un passo di più ed uccido il prigioniero. Ho l'ordine di condurlo vivo o morto, e poiché si vuole così, lo condurrò morto.
Un grido terribile rimbombò. La moglie e le figlie di Broussel tendevano al popolo le mani supplichevoli, e il popòlo comprese che quell'ufficiale sì pallido, ma che pareva risoluto, farebbe quel che diceva; si continuò a minacciarlo, ma ciascuno si ritrasse.
Comminges fé' salire con 6è nella carrozza la guardia ferita e comandò agli altri di chiudere la portiera.
— Presto al palazzo, — diss'egli al cocchiere, più morto che vivo.
Quegli frustò i cavalli, che s'aprirono larga strada fra le moltitudini; ma giunti al Lungo-Senna dovettero fermarsi. La carrozza si rovesciò, i cavalli erano soffocati, portati, pesti dalla folla. Raoul a piedi, perchè non aveva avuto tempo di risalire a cavallo, stanco di menar colpi col piatto della spada, cominciava a ricorrere alla punta. Ma quel terribile ed estremo espediente irritava sempre più la moltitudine. E già vedovasi qua e là luccicar la canna d'un moschetto o la lama d'una draghinassa; alcuni colpi di fuoco s'udirono, certo sparati all'aria, ma il di cui eco faceva nondimeno palpitare i cuori; mentre i proiettili continuavano a piovere dalle finestre. Si udivano delle voci che non s'odon che nei giorni di sommossa ! si vedevan certe faccie che non si vedon che nei giorni sanguinosi. Le grida: « A morte! a morte le guardie! gettatelo nella Senna il sergente! » dominavano tutto quel rumore, per immenso che fosse. Raoul col^ cappello schiacciato, il viso insanguinato, sentiva che non solo le forze, ma anche la ragione cominciava ad abbandonarlo, ed i suoi occhi nuotavano in una nebbia rossastra.
In mezzo a quel nebbione vedeva cento braccia minacciose tendersi verso di lui, pronte ad afferrarlo quand'egli cadesse. Comminges si strappava i capelli dalla stizza nella carrozza che s'era rovesciata. Le guardie non potevano portar soccorso a nessuno, occupate com'erano a difendersi personalmente. Tutto era finito: carrozza, cavalli, guardie,