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e che s'allontanò subito sotto lo sforzo di quattro vigorosi
giovane si mise a seguire o meglio a precedere la barca.. Essa doveva passare tra il ponte e la gettata, dominata dal fanale che la rischiarava e da una roccia che cadeva a strapiombo. Lo videro da lontano arrampicarsi sullo scoglio in modo da dominare la barca quando passava.
_ Ah, capperi! — disse Aramis ad Athos, — questo
giovane è decisamente una spia.
_ Chi è quel giovane? — disse de Winter, voltandosi
indietro.
_ Ma, quello che ci ha seguiti, che ci ha parlato, e che
oi aspetta laggiù: guardate.
De Winter si volse e seguì la direzione del dito di Aramis. Il faro inondava di luce il piccolo passaggio in cui stavano per attraversare e la scogliera su cui si teneva ritto il giovane colla testa scoperta e le braccia incrociate.
— È lui, — gridò de Winter, stringendo il braccio di Athos, — è lui ! m'era ben parso di riconoscerlo, e non mi sono ingannato.
. — Chi lui? — domandò Aramis.
— Il figlio di milady, — rispose Athos.
— Il frate! — esclamò Grimaud.
Il giovane udì queste parole: avresti detto volesse lanciarsi in mare, tanto stava chino sull'orlo della roccia.
— Sì, son io, mio zio; io, il figlio di milady, io il frate, io il segretario e l'amico di Cromwell, e vi conosco voi ed i vostri compagni.
V'erano in quella barca tre uomini prodi certo, e dei quali nessuno avrebbe osato contrastare il coraggio; eppure a quella voce, a quell'accento, a quel gesto sentirono un fremito di terrore percorrere le loro vene. Grimaud aveva irti i capelli sul capo, e il sudore gli gocciava dalla fronte.
— Ah,--disse Aramis, — quegli è il nipote, il frate, il
figlio 'di milady, come dice egli stesso?
— Ohimè sì ! — mormorò de Winter.
— Allora, aspettate, — disse Aramis.
E abbrancato con quel terribile sangue freddo che avea nelle supreme contingenze uno dei due moschetti consegnati a Tomy, lo caricò e prese di mira il giovine che stava ritto sulla roccia come l'angelo delle maledizioni.
— Fuoco! — esclamò Grimaud come fuori di sè.