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il più gran servizio che un gentiluomo possa rendere ad una regina, e che nel giorno di mia prosperità colui che mi recherà questa medaglia e questa croce sarà benedetto da me e dai miei figli-
_ Madama, — rispose de Winter, — Vostra Maestà
sarà servita da un uomo affezionato. Corro a deporre in luogo sicuro questi oggetti che non accetterei se ci restassero le risorse della nostra antica sostanza; ma i nostri beni sono stati confiscati, il nostro denaro in contanti esaurito, e noi siamo giunti al punto di dover pur vendere tutto ciò che possediamo. Fra un'ora mi reco dal conte de La Fere, e domani Vostra Maestà avrà una definitiva risposta.
La regina stese la sua„mano a lord Winter che la baciò rispettosamente; e volgendosi verso sua figlia:
— Milord, — diss'ella, — voi siete incaricato di rimettere a questa fanciulla qualche cosa da parte di suo padre.
De Winter rimase stupefatto; egli non sapeva cosa volesse dire la regina.
La giovane Enrichetta s'avanzò allora sorridendo ed arrossendo, e tese la sua fronte al gentiluomo.
.— Dite a mio padre, che, re o fuggitivo, vincitore o vinto, potente o povero, — disse la giovane principessa, — egli ha in me la figlia più sottomessa e più affezionata.
— Lo so, madama, — rispose de Winter, sfiorando colle labbra /la fronte di Enrichetta.
Poscia partì attraversando quei grandi appartamenti deserti ed oscuri, e tergendosi le lagrime che, sebbene avvezzo alle sciagure da cinquantanni di vita di Corte, non poteva a meno di versare alla vista di quel reale infortunio così dignitoso e profondo al tempo stesso.