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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 97 — '
   _ XI conte de La Fere! — esclamò essa; — è proprio
   questo nome che mi avete detto ?
   Quanto a de Winter non poteva credere a quanto aveva inteso.
   — Signor conte de La Fere ! — esclamò a sua volta. — Oh! signore, rispondetemi, ve ne supplico; il conte de La Fòre non è un signore che ho conosciuto, bello e bravo, che fu moschettiere di Luigi XIII, e che può avere ora qua-rantasette o quarantotto anni?
   — Sì, signore, è proprio quello, punto per punto.
   — E che serviva sotto un pseudonimo?
   — Sotto il nome di Athos. Ancora ultimamente ho inteso il suo amico, il signor d'Artagnan, dargli questo nome.
   — È desso, madama, è desso h'Sia lodato Iddio! ed è a Parigi? — continuò il conte rivolgendosi a Raoul. — Sperate, Maestà, sperate, la Provvidenza si volge ad aiutarmi, giacche ci fa trovare quel bravo gentiluomo in modo così miracoloso!... E dove alloggia, signore, ve ne prego?
   — Il conte de La Fere alloggia in contrada Guénégaud, albergo del Gran Garlomagno.
   — Grazie, o signore. Avvisate quel bravo amico, affinchè rimanga in casa ; verrò ad abbracciarlo fra poco.
   — Signore, obbedisco col massimo piacere, se Sua Maestà vuol darmi congedo.
   — Andate, signor visconte, ed assicuratevi di tutto il nostro affetto.
   Raoul s'inchinò rispettosamente davanti alle due principesse; salutò de Winter e partì.
   De Winter e la regina continuarono ad intrattenersi qualche tempo a voce bassa, perchè la giovane principessa non li sentisse ; ma quella precauzione fu inutile, giacché quella s'intratteneva coi suoi pensieri.
   Poi siccome de Winter stava per prender commiato la regina gli disse:
   — Ascoltate, milord, io avevo conservato questa croce di diamanti che mi fu regalata da mia madre, e questa medaglia dell'ordine di San Michele, che mi fu data dal mio sposo. Esse valgono circa cinquantamila lire. Avevo giurato di morire di fame vicino a questi pegni preziosi piuttosto che privarmene; ma presentemente questi due gioielli possono essere utili a lui od a' suoi difensori. Prendeteli, e se v'ha bisogno di danaro per la vostra spedizione, vendeteli senza timore, o milord. Ma 6e trovate mezzo di conservarli, pensate, milord, che io considererò come se m'aveste reso
   Dumas. Venti anni dovo. — II
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