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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 93 — '
   di batterci contro di noi quei quattro gentiluomini ci avevano detto il loro nome, il secondo si chiamava, il conte de La Fere. In quanto agli altri due, siccome usavano di chiamarsi con finti nomi, mi dimenticai i loro veri nomi.
   — Oh, mio Dio, eppure sarebbe molto urgente di ritrovarli, — disse la regina, — giacché voi pensate che quei degni gentiluomini potrebbero essere utili al re.
   — Oh, certo, — disse de Winter? — perchè sono gli stessi, ascoltatemi bene, madama, e riattivate i vostri ricordi ; non avete voi inteso raccontare che la regina Anna d'Austria era stata salvata una volta dal più grave pericolo che una regina possa incorrere ?
   — Sì, al tempo dei suoi amori col signor di Buckingham ed a proposito delle ciarle che si sparsero intorno alle spille ed ai diamanti.
   — Ebbene! precisamente, madama; questi uomini sono essi che la salvarono, ed io sorrido di pietà pensando che se i nomi di questi gentiluomini vi sono sconosciuti, vuol dire che la regina li ha dimenticati, mentre avrebbe dovuto crearli primi signori del regno.
   — Quand'è così, milord, fateli cercare; ma che potranno fare quattro uomini, o piuttosto tre, perchè, ve lo ripeto, non bisogna contare sopra il signor d'Artagnan?
   — Sarebbe una possente 6pada di meno, o madama; ma ne resterebbero sempre tre, senza contare la mia; quattro uomini affezionati intorno al re per proteggerlo da' suoi nemici, per circondarlo nella battaglia, aiutarlo co' consigli, scortarlo nella fuga, sarebbero abbastanza; non dico per fare il re vincitore, ma per salvarlo se fosse vinto, per aiutarlo ad attraversare il mare, e checché ne dica Mazarino, una volta sulle coste di Francia, il vostro reale sposo vi troverebbe tanti ricoveri ed asili, quanti ne trova l'uccello marino fra le burrasche.
   — Cercate, milord, cercate que' gentiluomini, e se li trovate, 6e acconsentono a passare con voi in Inghilterra, darò a ciascun di loro un ducato il giorno in cui rimonteremo sul trono, ed inoltre tanto oro quanto ne abbisognerebbe per comperare il palazzo di Whitehall; cercate dunque, milord, cercate, ve ne supplico.
   — Sì, ne farò ricerca, o madama, — disse de Winter, e li troverò di sicuro, ma il tempo mi manca : Vostra Maestà si dimentica che il re attende la risposta e l'attende con angoscia ?