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Venti anni dopo (volume 2)

Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 86 — '
   Erano giunti al gabinetto del cardinale Egli fece sedere la regina e quando fu accomodata sulla sedia, le disse :
   °ì)abe pure i vostri ordini al più rispettoso dei vostri
   66r — Ohimè ! signor cardinale, — rispose la regina, — ho perso l'abitudine di comandare, ed ho preso quella di far delle preghiere. Vengo a supplicarvi, troppo felice se la mia preghiera è da voi esaudita.
   _ Vi ascolto, madama, — disse Mazarino.
   __ Signor cardinale, si tratta della guerra che il re mio
   marito sostiene contro i suoi sudditi ribelli. Voi forse ignorate che in Inghilterra si battono, — disse la regina con mesto sorriso, — e che fra poco si batteranno in modo più decisivo ancora di quanto fanno presentemente.
   — Lo ignoro completamente, o madama, — disse il cardinale, accompagnando le parole con un lieve moto delle spalle. — Ohimè ! le nostre guerre assorbono il tempo e lo spirito di un povero ministro incapace ed infermo come me.
   — Ebbene, signor cardinale, — riprese la regina, — vi dirò dunque che Carlo I, mio sposo, è alla vigilia di tentare un fatto decisivo. In caso di sconfitta... — Mazarino fece un moto... ;— bisogna tutto prevedere, — rispose la regina ; — in caso di rotta, desidera ritirarsi in Francia e vivere da semplice privato. Che ne dite di questo progetto ?
   Il cardinale aveva ascoltato senza che una fibra del suo viso tradisse l'emozione che provava; mentre ascoltava, il suo sorriso rimase falso e lezioso, e quando la regina ebbe finito, disse:
   — Credete voi madama, — disse con la sua voce più carezzevole, — che la Francia tutta agitata e bollicante come è essa stessa, sia un porto salutare per un re detronizzato ? La corona, già poco solida sul capo di Luigi XIV, come potrebbe sopportare un doppio peso ?
   — Questo peso finora è stato molto lieve a mio riguardo, — interruppe la regina con un doloroso sorriso, — e non domando che si faccia di più pel mio sposo di quello che si fece per me. Voi vedete, che noi siamo dei re molto modesti, signore.
   —¦ Oh ! per voi madama, — si affrettò di soggiungere il cardinale, onde troncare immediatamente le spiegazioni che prevedeva; — per voi è un'altra cosa; una figlia di Enrico IV, una figlia di quel grande e sublime re...