Pagina (84/275)
Pagina

Pagina (84/275)
|
Venti anni dopo (volume 2)
Alessadro Dumas (padre)
Fratelli Treves Editori Milano, 1929, pagine 272 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
Aderisci al progetto!
[Progetto OCR]
[ Testo della pagina elaborato con OCR ]
— 82 — '
guardar© da sotto se Mordaunt spiasse la sua fisionomia, e notando la sua indifferenza.
— Fate dunque l'affare vostro, — diss'egli, alzando impercettibilmente le spalle, — per delle persone che fanno nel tempo stesso iHoro! Vediamo cosa vuole questa lettera.
Noi la riproduciamo testualmente:
« A. S. E. monsignore il cardinale Mazarini.
« Ho voluto, monsignore, conoscere le vostre intenzioni a proposito degli affari presenti dell'Inghilterra. I due regni sono troppo vicini, perchè la Francia non si occupi della nostra condizione, come noi ci occupiamo di quella della Francia. Gl'Inglesi sono quasi tutti unanimi per combattere la tirannia del re Carlo e de' suoi partigiani. Posto alla testa di questo movimento dalla pubblica fiducia, ne apprezzo meglio d'ogni altro la natura e le conseguenze. Presentemente faccio la guerra, e sono per dare una battaglia decisiva al re Carlo. La vincerò, perchè la speranza della nazione e lo spirito del Signore sono con me. Guadagnata la battaglia, il re non ha più alcuna risorsa nè in Inghilterra, nè nella Soozia ; e s'egli non è preso ed ucciso, tenterà di passare in Francia per reclutare soldati e rifornirsi di armi e di danaro. La Francia ha già accolto la regina Enrichetta, ed involontariamente, è probabile, ha mantenuto il fuoco della guerra civile inestinguibile nel mio paese ; ma madama Enrichetta è figlia di Francia, e l'ospitalità della Francia le era dovuta. In quanto al re Carlo, la questione cambia faccia : ricevendolo e soccorrendolo, la Francia riproverebbe gli atti del popolo inglese, e nuocerebbe tanto essenzialmente all'Inghilterra, e sopratutto al cammino che si è prefisso il suo governo, che una tale condotta equivarrebbe a flagranti ostilità ».
In quella Mazarino, molto inquieto della piega che prendeva la lettera, cessò nuovamente di leggere e guardò il giovane di sotto in su.
Egli pensava sempre. Mazarino continuò:
« Gli è dunque urgente, monsignore, ch'io sappia come debba comportarmi sulle vedute della Francia ; gli interessi di questa nazione e quelli dell'Inghilterra si accostano più di quello che si crede, benché sian diretti in senso inverso. L'Inghilterra abbisogna d'interna tranquillità per riuscire nell'intento di espellere il suo re; la Francia ha bisogno di quella tranquillità per consolidare il trono del suo gio-

|