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_ — Una nutrice francese, che mi abbandonò quand'eb) • cinque anni perchè, nessuno più la pagava, nominando*^-quel parente di cui sovente mia madre le aveva parlato. 11
— Che ne avvenne di voi?
— Siccome io piangeva e mendicava sulla strada maestr{J un sacro ministro di Kingston e mi raccolse, m'istruì nel}^ religione calvinista, mi diede tutta la scienza che poss^. deva, e mi aiutò nelle ricerche che feci della mia famiglia,.
— E queste ricerche?
Furono infruttuose; il caso fece tutto.
— E scopriste ch'era avvenuto di vostra madre?
— Appresi ch'era stata assassinata da quél parente, aiutato da quattro suoi amici: ma sapevo già ch'ero stato degradato dalla nobiltà e spogliato di tutti i miei beni dal re Carlo I.
— Ah 1 ora comprendo perchè servite Cromwell. Odiate il re?
— Sì, monsignore, lo odio !
Mazarino rimarcò con sorpresa l'espressione diabolica, colla quale il giovane pronunziò quelle parole ; come i volti della gente rozza si coloriscono di sangue, il suo volto si colorì di fiele e divenne livido.
— La vostra storia è orribile, signor Mordaunt, e vivamente mi commove ; ma fortuna per voi che servite un padrone onnipotente. Egli vi 6arà d'aiuto nelle vostre ricerche. Riesce tanto facile a noi d'avere delle nozioni!
— Eh, monsignore ! ad un buon cane da preda basta mostrargli il principio d'una pista, perchè poscia giunga con tutta sicurezza fino alla fine.
— Volete voi che parli a quel parente di cui mi avete parlato? — disse Mazarino, che ambiva di farsi un amico presso Cromwell.
Grazie, monsignore; gli parlerò io medesimo.
Ma non m'avete detto che vi maltrattava?
— Mi tratterà meglio la prima volta che mi vedrà.
— Avete dunque un mezzo d'intenerirlo?
— Ho un mezzo di farmi temere.
Mazarino osservò il giovine, ma al fuoco che brillò liei suoi occhi abbassò il capo, ed imbarazzato di continuare una tale conversazione, aprì la lettera di Cromwell.
A poco a poco gli occhi del giovane divennero foschi e vitrei come d'abitudine, e cadde in profonde meditazioni-
Dopo aver letto le prime righe, Mazarino 6Ì Arrischiò a
Dumas. Venti anni dopo. — II