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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 149 --
   _ Fuggire, monsignore? — diss'egli; — evadere? Ma
   Vostra Eminenza non sa dunque dov'è il signor di Beau-fort?
   — Sì, so che è nella torre di Vincennes.
   .— Sì, monsignore, in una camera le cui muraglie hanno sette piedi di grossezza, colle finestre a grate incrocicchiate, ogni spranga delle quali è grossa come il mio braccio.
   --Signore, — disse Mazarino, — con la pazienza si fora
   qualunque muro, e con una molla d'orologio si sega una sbarra.
   — Ma, monsignore, ignora che ha presso di sè otto guardie, quattro nella sua anticamera, e quattro nella sua camera, e che queste guardie non lo lasciano mai.
   — Ma esce dalla sua camera, gioca a pallamaglio, a pal-1 acorda !
   — Monsignore, sono i divertimenti permessi ai prigionieri. Però se Sua Eminenza lo esige, glielo proibiremo.
   — Non occorre, non occorre, — disse Mazarino, che temev.a che togliendogli quei piaceri, se mai il suo prigioniero uscisse da Vincennes, ne sortirebbe ancor più esasperato contro di lui.
   — Domandavo solo con chi giuoca.
   — Monsignore, gioca coll'ufficiale di guardia, o meglio con me, oppure cogli altri prigionieri.
   — Ma non si avvicina alle muraglie giocando?
   — Monsignore, Vostra Eminenza non conosce le muraglie? Esse hanno sessanta piedi d'altezza ed io dubito che il signor de Beaufort sia di già tanto stanco della vita per voler rompersi il collo saltando dall'alto in basso.
   — Uhm ! — esclamò il cardinale, che cominciava ad assicurarsi. — Voi dite dunque, mio caro signor la Ramée...
   — Che a meno che il signor di Beaufort trovi il mezzo di cambiarsi in uccelletto, io rispondo di lui.
   — Guardatevi bene! voi vi fidate troppo, — riprese Mazarino. — - Il signor de Beaufort ha detto alle guardie che lo conducevano a Vincennes, come egli avesse spesso pensato che nel caso in cui fosse imprigionato, egli avrebbe trovato quaranta maniere di fuggire dalla prigione !
   — Monsignore, se tra queste quaranta maniere ve ne fosse stata una di buona, — rispose La Ramée, egli sarebbe libero da molto tempo.
   — Bisogna proprio che ne convenga che non è tanto gonzo quanto credevo, — mormorò Mazarino.
   — D'altronde, monsignore si dimentica che il signor di