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insellò e gli pose egli medesimo la briglia con la prontezza ¦e la destrezza che avrebbe potuto avere il più abile scudiere; indi fece uscire l'animale dal viale a dritta dell'orto, aprì una porticina laterale che metteva su un sentiero, ne tirò fuori il cavallo, la chiuse dietro di sè, ed allora al disopra della cresta del muro, d'Àrtagnan lo vide passare come una freccia, curvandosi sotto i rami pendenti e fioriti degli aceri e delle acacie.
D'Àrtagnan aveva notato il giorno prima che quel sen tiero doveva condurre a Blois.
— Eh! eh! — disse il Guascone, — ecco il giovine che ne fa già delle sue, e che sembra punto dividere l'odio di Athos contro il bel sesso; egli non va a caccia, perchè non ha nè armi nè cani ; non va a portare messaggio, perchè si nasconde. E perchè si nasconde? Per non essere veduto da me o da suo padre ? Perchè sono sicuro che il conte è suo padre... Perdinci, questo è quello che saprò, perchè ne parlerò netto e chiaro ad Athos.
Il giorno si avanzava. Tutti quei rumori che d'Àrtagnan aveva inteso spegnersi a poco a poco il giorno prima, si risvegliavano l'uno dopo l'altro: gli uccelli fra i rami, il cane nella stalla, ,i montoni nei campi; i battelli fermi sulla Loira sembravano essi pure animarsi, staccandosi dalla riva e lasciandosi scorrere lungo il pelo dell'acqua. D'Àrtagnan restò così alla finestra per non svegliare nessuno, poi, quand'ebbe sentito le porte e le imposte del castello aprirsi, si accomodò di nuovo i capelli, s'arricciò i baffi, nettò per abitudine gli orli del cappello colla manica della giubba, e discese. Aveva appena fatto l'ultimo gradino della scalinata, che vide Athos curvato verso terra e nella attitudine di un uomo che cerca uno scudo nella sabbia.
— Buon giorno, caro ospite, — disse d'Àrtagnan.
— Buon giorno, caro amico. Avete passato una buona notte?
— Eccellente, Athos, come il vostro letto, come la vostra cena d'ieri sera, che doveva condurmi al sonno, come la vostra accoglienza quando m'avete riveduto. Ma che osservate voi là così attentamente ? Siete diventato un amator di tulipani per caso?
— Caro amico, non occorrerebbe per questo beffarsi di me. In campagna, i gusti cambiano molto, e si giunge ad amare tutte quelle belle cose che lo sguardo divino fa sortire da sotto terra e che si disprezzano molto nelle città Guardavo semplicemente degli ireos che avevo dlepost