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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   o Planchet, e va acl informarti; confesso che per mio conto non ne ho il coraggio.
   Planchet saltò a terra.
   — Riferirai, — disse d'Artagnan, — che un gentiluomo di passaggio desidera di aver l'onore di salutare il signor conte de La Fere; e se sei soddisfatto della risposta, mi
   nominerai.
   Planchet, conducendo il suo cavallo per la briglia, si avvicinò alla porta, suonò la campana del cancello, e si presentò tosto per ricevere Planchet un domestico dai capelli bianchi e ritto della persona, malgrado la sua età.
   — È questa la dimora del signor conte de La Fere? — domandò Planchet.
   — Sì, o signore, è questa, — rispose il domestico a Planchet che non portava livrea.
   — Un signore ritirato dal servizio, non è vero?
   — Appunto.
   — Che aveva uno staffiere per nome Grimaud, — riprese Planchet che colla sua abituale prudenza non credeva mai di dar troppe spiegazioni.
   — Per il momento il signor Grimaud è assente dal castello, — rispose il domestico guardando Planchet dai piedi alla testa, poco avvezzo come era a simili interrogazioni.
   — Allora, — gridò Planchet pieno di gioia, — veggo che è lo stesso conte de La Fere che noi cerchiamo. Vogliate aprirmi allora, perchè desidererei di annunziare al signor conte che il mio padrone, un gentiluomo, suo amico, vorrebbe salutarlo.
   , — Perchè non lo diceste subito ! — disse il domestico aprendo il cancello. — Ma dov'è il vostro padrone?
   — È indietro e mi segue.
   Il domestico aprì il cancello, precedette Planchet, il quale fece segno a d'Artagnan che col cuore palpitante più che mai, entrò a cavallo nella corte. Allorché Planchet fu sulla gradinata, s'intese una voce che usciva da una sala terrena e che diceva:
   — Ebbene, dov'è questo gentiluomo, e perchè non lo si conduce qui?
   Quella voce, giunta fino a d'Artagnan, risvegliò nel suo cuore mille sentimenti, mille rimembranze dimenticate. Saltò precipitosamente da cavallo, mentre Planchet, col' sorriso sulle labbra, si avanzava verso il padrone dell'alloggio.