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— Ebbene, oggi, — continuò d'Artagnan, — ecco il triste spettacolo che ci aspetta. Quel nobile gentiluomo dall'occhio fiero, quel bel cavaliere tanto brillante 6otto le armi, di cui ognuno si stupisce che tenesse una semplice 6pada in mano, invece d'un bastone di comando, ebbene! si sarà trasformato in un vecchio cadente, dal naso rosso, dagli occhi lagrimosi. Noi andiamo a trovarlo rannicchiato su qualche prato, d'onde ci guarderà con occhio languido, e che forse non ci riconoscerà. Dio mi è testimonio, Planchet, — continuò d'Artagnan, — che io fuggirei quel triste spettacolo se io non provassi un senso di rispetto per quell'ombra illustre del glorioso conte di La Pere, che noi abbiamo tanto amato.
Planchet scosse il capo senza parlare: si vedeva facilmente che condivideva i timori del suo padrone.
— E poi, — riprese d'Artagnan, — questa decrepitezza è vecchia ora; la miseria, forse, poiché avrà sciupato quel po'di denaro che aveva; e l'ignorante sporco, più muto che mai e più beone del suo padrone... ah, Planchet, questo pensiero mi strazia il cuore.
— Mi pare di esser già arrivato da lui, e di vederlo barcollante a domandar la carità, — disse Planchet in tono pietoso.
— Il mio solo timore, lo confesso, — riprese d'Artagnan, — si è che Athos accetti le mie proposte in un momento di ebbrezza guerriera. Questo sarebbe per me e per Porthos una grave disgrazia e sopratutto un vero imbarazzo; ma, durante la sua prima orgia, noi l'abbandoneremo, ecco tutto. Ritornando in sè, egli comprenderà.
— In tutti i modi, signore, — disse Planchet, — noi non tarderemo ad essere al fatto, perchè mi pare che quelle mura tanto alte, che 6ono arrossate dal sole morente, siano le mura di Blois.
— È probabile, — rispose d'Artagnan, — e quei campa-nìluzzi acuti e scolpiti che noi intravediamo laggiù a sinistra nel bosco, somigliano a ciò che ho inteso dire di Cham-bord.
— Entriamo in città? — domandò Planchet.
— Senza fallo, per chieder informazioni.
— Signore, vi consiglio, se entriamo, di assaggiare certa crema famosa di cui ho tanto inteso parlare, la quale disgraziatamente non può esser trasportata a Parigi, ma bisogna mangiarla sul posto.