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-— Sì, siamo intesi. Colpirò di punta e di taglio per il Mazarino. Ma...
— Ma?...
— Sarò barone?
— E perdio! — rispose d'Àrtagnan, — l'abbiamo già stabilito; ve lo dissi e ve lo ripeto, vi garantisco la vostra baronia.
Dietro quella promessa, Porthos, che non aveva mai dubitato della parola dell'amico, riprese con lui la via del castello.
XIV.
Nel quale è dimostrato che se Porthos era malcontento del suo stato, mousqueton era soddisfatis-simo del suo.
Ritornando verso il castello, e mentre Porthos nuotava ne' suoi sogni di baronia, d'Àrtagnan rifletteva sulla miseria di questa povera natura umana, sempre malcontenta di ciò che possiede, sempre desiderosa di ciò che non ha.
Al posto di Porthos, d'Àrtagnan si sarebbe sentito l'uomo più felice del mondo, e perchè Porthos fosse felice, cosa gli mancava? cinque lettere da mettere davanti a «tutti i suoi nomi ed una coroncina da far dipingere sul riquadro della sua vettura.
— Io passerò dunque tutta la mia vita, — diceva tra sè d'Àrtagnan, — a guardare a destra e a sinistra senza mai vedere la fisonomia d'una persona completamente felice.
Faceva questa filosofica riflessione quando la Provvidenza sembrò voler dargli una smentita. Nel momento in cui Porthos lo aveva lasciato per dare alcuni ordini, vide avvicinargli Mousqueton. L'aspetto del bravo giovine, meno una piccola alterazione che come una nube d'estate, adombrava la sua fisionomia invece di velarla, sembrava quello di un uomo perfettamente contento.
— Ecco ciò che cercava, — disse fra sè d'Àrtagnan ; — ma, il povero giovine non sa il perchè sono venuto.
Mousqueton si teneva a distanza. D'Àrtagnan sedette sopra una banchina e gli fece segno d'avvicinarsi.