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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 106 --
   titolo qualunque © pretendono di discendere da Ferramondo, da Carlomagno, od almeno' almeno da Ugo Capoto. Dapprincipio ero l'ultimo che era venuto, ad abitare in paese e per conseguenza dovetti esser loro cortese ; ma voi lo sapete, madama du Vallon, mio caro... — Porthos, dicendo quella parola, parve trangugiare con fatica la saliva, — madama du Vallon, — riprese, — era di dubbia nobiltà, ella aveva sposato in prime nozze un procuratore (credo di non apprendervi nulla di nuovo, d'Artagnan). Tutto ciò cagionava loro nausea, e lo dissero. Voi capirete bene che questa offensiva parola era capace di far massacrare trentamila uomini. Ne uccisi due; ciò fece tacere gli altri, ma non mi rese loro amico. Di maniera che non ho più società, vivo da solo, mi annojo, mi rodo.
   D'Artagnan sorrise; s'accorse del lato debole della corazza e si disponeva a vibrar il colpo.
   -— Ma, infine, — diss'egli, — voi siete nobile per voi stesso e vostra moglie non può distruggere la vostra nobiltà.
   — Sì, ma, mi capite bene, non essendo di nobiltà storica come i Coucy, che si contentavano d'essere signori, e come i Rohan che non volevano essere duchi, tutte quelle persone che sono tutti conti o visconti, hanno la preferenza sopra di me in chiesa, nelle cerimonie, dovunque, ed io non me ne posso lamentare. Ah, se fossi solamente...
   — Barone, non è vero ? — disse d'Artagnan terminando la frase del suo amico.
   — Ah ! — esclamò Porthos, i cui lineamenti sorridevano, — se fossi barone!
   — Bene! — pensò d'Artagnan, — qui riuscirò certamente.
   Indi ad alta voce:
   — Ebbene ! caro amico, questo titolo che tanto desiderate io ve lo reco quest'oggi.
   Porthos fece un salto che fece tremare la sala; due o tre bottiglie perdettero l'equilibrio e rotolarono per terra ove si ruppero; Mousqueton accorse al rumore, e si vide di prospetto Planchet colla bocca piena e la tovaglia in mano.
   — Il signore mi chiama? — domandò Mousqueton.
   Porthos fece segno colla mano a Mousqueton di raccogliere
   i frantumi delle bottiglie.
   — Veggo con piacere, — disse d'Artagnan, — che conservate sempre con voi questo bravo giovine.
   — È il mio intendente, — rispose Porthos. — Indi, ad alta voce soggiunse: — ci fa l'affar suo, il furfante, si