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Cospetto ! risposo d'Artagnan, me ne congratulo con voi ; il re non ne ha uno simile.
S์, riprese Porthos, ho sentito dire che era molto mal nutrito da monsignor Mazarino. Gustate questa costolina, mio caro d'Artagnan, ่ de' miei castrati.
Voi avete dei montoni molto teneri, disse d'Artagnan, e ve ne faccio le mie congratulazioni.
S์, sono nutriti nelle mie praterie, che sono eccellenti.
Datemene ancora.
No, prendete piuttosto un po' di questa lepre che ho ucciso ieri in una delle mie conigliere.
Capperi! com'่ gustosa! disse d'Artagnan. Ma come ! voi non le nutrite che di sermollino le vostre lepri ?
E che ne dite del mio vino ? ศ buono, non ่ vero ?
ศ delizioso.
Eppure ่ vino del paese.
Davvero?
S์, un piccolo declivio a mezzogiorno, lเ in fondo, sulla montagna: ne fornisce venti botti.
Ma ่ una vera vendemmia, questa !
Porthos sospir๒ per la quinta volta. D'Artagnan aveva numerati i sospiri di Porthos.
Ma, diss'egli, curioso di internarsi nel problema; si direbbe, mio caro amico, che avete qualche cosa che vi addolora; siete sofferente per caso?... eppure la vostra salute...
ศ eccellente, mio caro, meglio che mai; ucciderei un bue con un pugno.
Allora dei dispiaceri di famiglia?...
Di famiglia ! per mia fortuna sono solo al mondo.
Ma allora, cos'่ che vi fa sospirare?
Mio caro, disse Porthos, voglio essere sincero con voi; io non sono felice.
Non siete felice, Porthos! voi che avete un castello, delle praterie, delle montagne, dei boschi; voi che avete quarantamila lire di rendita, infine, voi non siete felice!
Mio caro, ho tutto ci๒, ่ vero, ma in mezzo a tutto ci๒ io sono solo.
Ah! comprendo, voi siete circondato da villani che non potete vedere, che non potete trattare senza indignarvi.
Porthos impallid์ lievemente e vuot๒ un'enorme tazza del suo vino.
No, diss'egli, al contrario; immaginatevi che costoro sono tutti gentiluomini di campagna che hanno un