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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 102 --
   — Io stesso, — rispose Pianchet sempre prudente, — ina volevo vedere se tu fossi diventato superbo.
   - Divenir superbo con un vecchio amico! giammai, Planchet. Tu non lo pensasti, o non conosci Mousqueton.
   — Alla buon'ora ! — disse Planchet discendendo da cavallo e stendendo esso pure le braccia a Mousqueton ; -— tu non sei mica come quella canaglia di Bazin che mi lasciò due ore sotto una tettoia, senza neppur far sembiante di conoscermi.
   E Planchet e Mousqueton si abbracciarono con tanta effusione che commosse i presenti e che fece credere che Planchet fosse qualche signore travestito, dato che apprezzavano al suo.massimo valore la posizione di Mousqueton.
   — Ed ora, o signore, — disse Mousqueton appena fu libero dall'abbraccio di Planchet, che aveva inutilmente tentato di unire le sue mani dietro il dorso del 6uo amico;
   — ora, o signore, permettetemi che vi lasci, perchè non voglio che il mio padrone apprenda la notizia del vostro arrivo da altri che da me; non mi perdonerebbe d'essermi lasciato precedere.
   — Quel caro amico, — disse d'Àrtagnan, evitando di dare a Porthos nè il suo antico nè il suo nuovo nome, — egli non mi ha dimenticato!
   — Dimenticarvi ! lui ! — esclamò Mousqueton, — piuttosto signore, non passava giorno che noi non attendessimo la notizia della vostra nomina a maresciallo, o al posto del signor di Gassion o del signor di Bassompierre.
   D'Àrtagnan lasciò errare sulle sue labbra uno di quei rari sorrisi malinconici che erano sopravissuti nel più profondo del suo cuore ai disinganni dei 6Uoi verdi anni.
   — E voi, paesani, — continuò Mousqueton, — rimanete vicino al signor conte d'Àrtagnan, e fategli onore come meglio potete, mentre io corro ad avvertire monsignore del suo arrivo.
   E rimontando, aiutato da due anime caritatevoli, sul suo robusto cavallo, mentre Planchet più snello rimontava da sè solo sul suo, Mousqueton prese sull'erba del viale un piccolo galoppo che testimoniava la bontà delle reni e delle gambe del suo quadrupede. . *
   — Caspiterina ! da queste parti sì che le cose vanno bene !
   — disse d'Àrtagnan; — niente misteri, niente mantelli, niente politica qui; si ride a piene gote, si piange dalla gioia, non vedo che visi franchi e leali ; sul serio mi sembra che la stessa natura sia in festa, che gli alberi invece di