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Ebbene si tratterà di servire iì re, che è il dovere di un gentiluomo.
— Ma il re è con monsignor Mazarino, mio caro !
— Di fatto, non di volontà; d'apparenza ma non di cuore, ed ecco appunto l'agguato che i nemici del re tendono al povero fanciullo.
— Caspita! ma è la guerra civile che voi mi proponete con tanta bonarietà?
— La guerra per il re.
— Ma il re sarà alla testa dell'esercito o vi sarà Mazarino ?
— Il signor di Beaufort combatterà con tutto il cuore nell'esercito.
— Il signor di Beaufort! Egli è a Yincennes.
— Ho detto il signor di Beaufort ? — disse Aramis ; — egli o un altro; che sarebbe il principe.
— Ma monsignore il principe sta per partire per l'armata ed è interamente dedito al cardinale.
— Ohimè ! — disse Aramis, — in questo momento hanno appunto alcune contrarietà fra di loro. Ma d'altronde se non è monsignore il principe, sarà il signor de Gondy...
— Ma il signor de Gondy sta per essere cardinale ; si domanda per lui il cappello.
—¦ Non vi sono dei cardinali molto bellicosi, — disse l'abate; — osservate: ecco qui intorno a voi quattro cardinali che, alla testa delle armate, valevano ben molto di più del signor di Guebriaut e del signor Gassion.
•— Ma un. generale gobbo !
— Sotto la corazza non si vedrà la sua gobba. D'altronde sovvengavi che Alessandro zoppicava, e che Annibale era monocolo.
— Dunque vedete grandi vantaggi nel vostro partito? — domandò d'Artagnan.
¦— V^gg0 la protezione dei principi possenti.
— Colla proscrizione del governo...
-— Annullata dai parlamenti e dalle sommosse.
— Tutto ciò potrebbe succedere, come dite, se vi riuscisse a separare il re dalla madre.
— Vi si riescirà forse.
— Giammai! — gridò d'Artagnan rientrando questa volta nelle sue convinzioni. — Me ne appello a voi, Aramis, a voi che conoscete Anna d'Austria al pari di me. Credete ch'ella possa giammai dimenticare che suo figlio forma la sua sicurezza, il suo palladio, il pegno della sua considera-