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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 80 --
   E Aramis salì lestamente la scala, e in un momento raggiunse la finestra.
   D'Artagnan montò dietro di lui, ma più adagio: si vedeva che questo genere di strada gli era meno famigliare che al suo amico.
   — Perdono, — disse Aramis notando la sua poca destrezza : — se avessi saputo d'aver l'onore della vostra visita, avrei fatto portare la scala del giardiniere; ma per me solo, questa qui basta.
   — Signore, — disse Planchet allorché vide d'Artagnan sul punto di terminare la sua salita, — tutto ciò va bene per il signor Aramis, va bene per voi e, a tutto rigore andrebbe bene anche per me, ma i due cavalli non possono salire la scala.
   — Conduceteli sotto la tettoia, amico mio, — disse Aramis, mostrando a Planchet una specie di fabbrica che s'innalzava nella prateria. — Vi troverete paglia ed avena per essi.
   — Ma per me? — rispose Planchet.
   — Voi ritornerete sotto questa finestra, batterete tre volte colle mani e noi vi caleremo dei viveri; state tranquillo perdinci, non si muore di fame qui, andate!
   Ed Aramis, tirando dentro la scala, chiuse la finestra.
   D'Artagnan esaminava la stanza. Non aveva mai veduto un appartamento addobbato più elegantemente e con carattere guerresco. Ad ogni angolo v'erano trofei d'armi e spade d'ogni sorta, e quattro quadri rappresentanti coi costumi dei tempi ed in abiti di battaglia il cardinale di Lorena, il cardinale di Richelieu, il cardinale di Lavalette e l'arcivescovo di Bordeaux.
   Dal rimanente non si scorgeva nulla che indicasse la dimora di un abate.
   Le tappezzerie erano di damasco, i tappeti venivano da Alen9on, ed il letto soprattutto sembrava piuttosto il letto di una ragazza civettuola, colle guarnizioni di merletto e la copertina ricamata, che quello di un uomo che aveva fatto il voto di acquistarsi il paradiso coli'astinenza e colla mortificazione.
   — Voi osservate il mio bugigattolo? — disse Aramis. — Ah ! mio caro, scusatemi : che volete ! io sono alloggiato come un certosino. Ma, che cosa cercate con tanto d'occhi?
   — Cerco colui che vi ha gettata la scala; io non veggo qui alcuno, eppure la scala non è venuta da se.
   — No, è Bazin.